Con l’approvazione del Piano Socio-Sanitario da parte del Consiglio Regionale del Piemonte, si avvia un percorso decisivo per il rafforzamento del sistema sanitario della regione. In questo contesto, Novara giocherà un ruolo centrale nello sviluppo della sanità pubblica, grazie alla candidatura dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Novara (AOU) a IRCCS. A dichiararlo è Daniela Cameroni, consigliere regionale del Piemonte per Fratelli d’Italia.
Un’opportunità per la sanità
“Questo Piano rappresenta un’opportunità straordinaria per migliorare la qualità delle cure e potenziare la ricerca scientifica sul nostro territorio. Riscrivendo la programmazione sanitaria regionale dopo trent’anni, la Regione ha intrapreso una scelta chiara e seria per il futuro della sanità. Si tratta di un Piano incentrato sul paziente, che rafforza la medicina di prossimità e riduce le disuguaglianze nell’accesso alle cure. Novara, grazie al suo stretto legame con l’Università del Piemonte Orientale e con l’AOU Maggiore della Carità, è pronta a essere protagonista in questa trasformazione. Con l’avvio ufficiale del percorso IRCCS, non si tratta di un semplice annuncio, ma di un impegno concreto e graduale. L’obiettivo principale di questo progetto è non solo il miglioramento della qualità delle cure, ma anche la creazione di un circolo virtuoso che favorisca innovazione, ricerca e sviluppo economico, posizionando Novara come polo di eccellenza nella sanità pubblica e privata.
Impegno per l’integrazione
Il nostro obiettivo è ridurre la mobilità sanitaria e fornire ai cittadini un’assistenza sempre più vicina e di qualità. L’integrazione tra ospedali, università e ricerca è fondamentale per il successo di questo progetto, e la Nuova Città della Salute di Novara rappresenta un esempio perfetto di come, con visione e determinazione, i progetti ambiziosi possano diventare realtà. Abbiamo già dimostrato la capacità di Novara di accogliere e sviluppare grandi progetti di innovazione. Oggi possiamo compiere un ulteriore passo avanti per diventare un modello per tutto il Piemonte. È essenziale che il sistema sanitario piemontese non rimanga un mosaico di eccellenze isolate, ma che si integri in un unico sistema capace di coniugare ricerca, assistenza e sviluppo.
Un modello da seguire
La Lombardia ha già dimostrato che questo modello funziona, e ora è il momento che anche il Piemonte segua questa direzione. La sanità piemontese non può più permettersi di restare indietro. L’istituzione di un IRCCS a Novara non solo attrarrà talenti e stimolerà l’innovazione, ma offrirà anche un’opportunità per l’intero territorio, con ricadute economiche e sociali che superano il settore sanitario. In questo percorso, il supporto del Governo Meloni, che ha posto il rafforzamento dei centri di eccellenza pubblici e la creazione di reti integrate tra ospedali e università tra le priorità nazionali, è fondamentale. Il Piemonte è pronto a dimostrare che sa fare squadra e trasformare le idee in risultati concreti.