Arbitro aggredito a Trecate: sanzioni ridotte dopo il ricorso della società
La società da subito aveva condannato con decisione gli insulti rivolti all’arbitro ma negato qualunque aggressione fisica
Il ricorso della società Trecate, in riferimento ai fatti avvenuti sabato 22 aprile durante l’incontro Trecate-Juventus Domo, valevole per la ventottesima giornata del campionato di Juniores Provinciale, è stato parzialmente accolto dalla Corte Sportiva d’Appello competente, che ha notevolmente ridotto le sanzioni comminate alla società, ai giocatori e dirigenti
Squalifiche ridimensionate
La Corte Sportiva d’Appello, dopo aver consultato il rapporto di servizio delle forze dell’ordine intervenute che si sono adoperate in aiuto al direttore di gara e la documentazione medica, ha ritenuto di dover ridimensionare le squalifiche attribuite, poiché è emerso, in seguito all’esito dell’istruttoria, un quadro di minore gravità dei fatti. Nonostante ciò, l’aggressione avvenuta è stata “pesante e inaccettabile” e la perdita a tavolino e la penalizzazione in classifica non sono state modificate, in quanto alcune condotte irriguardose contestate sono state accertate e ammesse dalla società stessa.
Le squalifiche dei componenti della rosa, le quali in prima istanza per alcuni superavano i quattro anni, sono state in questo modo ridotte: cinque mesi di squalifica a un allenatore e al capitano, quattro mesi di squalifica a quattro giocatori e tre mesi di squalifica a nove calciatori. L’ammenda alla società è diminuita da tremila a cinquecento euro.
Il commento della società
"Alla luce della sentenza della corte sportiva d’appello - ha fatto sapere la società tramite una comunicazione ufficiale - in seguito al ricorso presentato dalla società, riportiamo gli esiti e le motivazioni. Dopo aver attestato con fermezza (come dichiarato dallo stesso arbitro alle forze dell’ordine al termine della partita, come confermato dal referto medico e come sentenziato dal giudice della corte sportiva d’appello) che non vi è stato alcun tipo di violenza fisica nei confronti dell’arbitro: la multa passa da 3000 a 500 €. Le squalifiche si riducono notevolmente da anni a pochi mesi".
"Il Trecate calcio sin da subito e nelle sedi opportune ha dato la propria disponibilità a chiarire i punti del provvedimento, condannando con decisione gli insulti rivolti all’arbitro ma negando qualunque aggressione fisica. La società ringrazia la Federazione e la giustizia sportiva che ha fatto luce su questa situazione e ha fatto emergere la verità. Ringrazia altresì tutti coloro che non hanno cavalcato l’onda della cattiva informazione, che hanno manifestato la propria vicinanza, che hanno preferito astenersi da un giudizio affrettato e preso esclusivamente per sentito dire, consapevoli dei valori e della competenza di chi fa parte di una società storica come il Trecate calcio".
Quindi la società conclude: "Il Trecate calcio continuerà, come sta facendo da anni, ad impegnarsi in maniera attiva per assicurare a centinaia di giovani la possibilità di fare sport aiutando gli arbitri a svolgere il proprio lavoro in un clima sereno in un ambiente costruttivo, perseguendo come unici obiettivi l’integrazione, la condivisione, la trasparenza, la correttezza e il rispetto".