Arona, bonus per le bici elettriche: "Non è andata come ha raccontato Gusmeroli"
Per Torelli e Buttà di Arona Domani l'iniziativa "non ha avuto il successo che ottimisticamente si prevedeva"
E' di poche settimane fa l'annuncio del vice sindaco Alberto Gusmeroli in merito all'ottimo riscontro ottenuto dal bonus per l'acquisto di una bici elettrica. Un annuncio su cui però il gruppo di opposizione Arona Domani ha qualcosa da obiettare.
Le dichiarazioni di Gusmeroli
"In un anno esatto - aveva annunciato con soddisfazione Gusmeroli - sono 83 gli Aronesi che hanno comperato una bici elettrica o una cargo bike e sono stati rimborsati dall’ufficio tributi del Comune mediamente in dieci giorni (complimenti agli uffici comunali) per un controvalore di euro 28.250 sui 30.000 stanziati (soldi per vincolo di legge destinati alla mobilità dolce e non ad altro)".
"La verità e diversa"
Ma il gruppo Arona Domani non ci sta e lo fa sapere tramite un lungo comunicato: "Il Vice Sindaco sostiene essere stati erogati contributi per 28.250 su 30.000 euro stanziati. La verità è diversa - puntualizzano i consiglieri Carla Torelli e Roberto Buttà - del primo stanziamento del 2022 di 30.000 ne sono stati erogati 19.367 con 49 domande; con il nuovo stanziamento del 2023 per altri 30.000, a fonte ad oggi di 36 domande sono stati erogati 10.665,00. Ad oggi quindi i contributi erogati ammontano a 30.782 a fronte di uno stanziamento complessivo (per gli anni 2022-2023) di euro 60.000".
"Diversamente da quanto ipotizzato da questa minoranza - proseguono i consiglieri - in occasione della approvazione della misura in Consiglio Comunale, non vi è stata nessuna corsa all’incentivo e, di fatto, le somme stanziate non sono state interamente utilizzate".
Il gruppo poi entra maggiormente nel dettaglio: "Dall’analisi dei dati relativi ai contributi erogati si può inoltre notare che la maggioranza dei richiedenti ha più di 50 anni di età e, soprattutto, nessuno al di sotto dei 30 anni di età ha chiesto il contributo: ai giovani evidentemente non piace! Perché?".
E ancora: "Dal punto di vista reddituale più del 50% dei richiedenti non ha presentato l’ISEE, ottenendo solo il contributo dimezzato di euro 250,00. Persone con redditi rilevanti che quindi hanno ricevuto una somma in fondo modesta in relazione alla spesa sostenuta. Forse sarebbe meglio destinare i contributi a chi ha redditi bassi che quindi avrebbe più beneficio dalla misura assistenziale".
"Le misure spot servono a poco"
"Al posto di annunci roboanti, o di sondaggi dal dubbio valore statistico in cui si chiede “in quale percentuale indicativa…grazie all’acquisto della bicicletta, ha utilizzato in misura inferiore l’autovettura”, ci sarebbe piuttosto da realizzare una seria e serena valutazione sul perché il BONUS non ha avuto il successo che ottimisticamente si prevedeva. Quando la misura è stata approvata, si contestava alla Giunta la mancanza di un piano strategico complessivo sulla mobilità sostenibile ad Arona e l’adozione di misure spot, non coordinate fra loro.
Quindi Torelli e Buttà concludono: "La c.d. ciclabile del lungolago e il recente progetto di ciclabile verso il Parco dei lagoni da sole non bastano. Mancano stalli dove si possano ricaricare le bici elettriche o anche solo legarle senza correre il rischio di vederle rubare, mancano forme di noleggio bici per i turisti da realizzare in corrispondenza dei parcheggi più affollati, manca un servizio di mobilità infra comunale e intracomunale da realizzare con la necessaria collaborazione dei comuni vicini, si continua a puntare sui parcheggi in centro, senza tra l’altro prevederne di sotterranei. Come si può chiedere alle persone di usare la bici se poi le strade sono sovraffollate di macchine e uno rischia la pelle? Le intenzioni sono buone, per carità, ma da una Amministrazione Pubblica si devono pretendere scelte strategiche e programmazione di lungo termine su basi scientifiche. Il fai da te non basta. La brutta figura della Lega sugli euro 5 diesel sta lì a dimostrarlo".