Amministrativa

Aumento Irpef, scoppiano le polemiche a Gattico-Veruno

La risposta del sindaco Casaccio: "Nessuna amministrazione comunale decide a cuor leggero di aumentare le imposte comunali"

Aumento Irpef, scoppiano le polemiche a Gattico-Veruno
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Alessia Bacchetta, capogruppo della minoranza del comune, ha espresso il proprio dissenso rispetto a una recente scelta della giunta comunale, inerente all’aumento delle aliquote Irpef.

Le contestazioni della minoranza

“Quali iniziative strutturali il Comune ha ipotizzato di mettere in atto per diminuire i costi di energia elettrica e gas? Si è dato un incarico a un consulente per studiare quali interventi da porre in essere?”. Sono queste le domande che negli ultimi giorni Alessia Bacchetta pone all’amministrazione comunale di Gattico-Veruno, per contestare la recente decisione sull’ aumento delle aliquote Irpef.

“Una misura evitabile”

“L'amministrazione comunale – ha dichiarato Bacchetta – in ragione dell'aumento generale dei costi ha deciso di elevare l'addizionale Irpef: sarebbe stato comprensibile in un comune più povero, ma è una misura evitabile in un comune come il nostro, che ha incamerato ingenti risorse grazie alla fusione e all’avanzo di bilancio. Sottolineo poi che l'aumento dell'Irpef a carico dei cittadini non inciderà così tanto sulle casse pubbliche. I gattico-verunesi, come tutti gli italiani, sono già soggetti a un costo della vita sempre più importante, carico fiscale e non solo, ci chiediamo come abbia fatto l'amministrazione a non tenerne conto. La soluzione adottata è stata aumentare le bollette e aumentare la tassazione. Quanto all'Irpef, si poteva tentare di finanziare l'aumento dei costi con l'avanzo, sacrificando alcune opere. Per fortuna sono disponibili i contributi derivati dalla fusione che, lo ricordiamo, non sono certo merito dell'attuale amministrazione”.

La risposta del primo cittadino

“Nessuna amministrazione comunale decide a cuor leggero di aumentare le imposte comunali – ha risposto a tono il sindaco Federico Casaccio – è nella logica delle cose che la minoranza contesti politicamente la decisione con la speranza di ottenere il consenso popolare. Credo che non ci voglia grosso impegno per capire e seguire gli sviluppi economici che stanno interessando non solo il nostro Comune, ma il mondo intero. Per portare a compimento impegni e progetti in atto, la coperta finanziaria è sempre corta, ma mai come in questi ultimi tempi. Al di là degli aumenti energetici, le ditte appaltatrici hanno potuto aumentare per legge i prezzi relativi a ogni contratto in essere, sia relativi ai lavori pubblici, sia ai servizi correnti come mensa e trasporto scolastico. La ditta che gestisce le mense scolastiche, ad esempio, ci ha comunicato un aumento di circa 50 centesimi della quota pro capite a pasto. La spesa complessiva ipotizzata è di circa 4 mila euro, che non verranno pagati dalle famiglie, ma dall'amministrazione comunale. Seppure con questi aumenti, per di più proporzionali alle fasce di reddito dichiarato, da tre anni le aliquote del nostro comune sono fra le più basse della Provincia, riuscendo a mantenere inalterati qualitativamente i servizi elargiti alla cittadinanza”.

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