Bellinzago e Galliate ricordano il piccolo Leo
Il bambino era morto in un incidente: "Ogni partita i compagni si radunano in cerchio per ricordarlo"
Quello del 17 e 18 giugno sarà un week end molto speciale. Al campo di calcio di Bellinzago Novarese si terrà il primo memorial in ricordo di Leo Balzaretti, il baby calciatore classe 2010 morto tragicamente lo scorso 12 giugno 2022 in un incidente stradale.
La tragedia
Leo stava tornando con i suoi compagni da un torneo in Versilia e aveva appena festeggiato il suo compleanno, con lui c’era il papà, Stefano: quasi a casa al pulmino sul quale viaggiano è scoppiata una gomma e il mezzo si è ribaltato, per Leo non c’è stato nulla da fare.
Il calcio era una delle più grandi passioni del giovane galliatese e per questo un torneo si è pensato essere il modo migliore per ricordarlo.
"Continuiamo per Leo"
"Il gruppo è molto unito, a ogni partita si raduna in cerchio per ricordare il compagno, - dice il presidente del Bulè Luigi Blasi riferendosi alla squadra del bambino scomparso - eravamo un po’ preoccupati, non è stato facile, ma la forza di questo gruppo è quella di dare continuità a quello che Leo avrebbe sempre voluto, giocare a calcio e divertirsi insieme. E poi ricordare è sempre il mondo migliore per tenere in vita una persona".
Sabato 17
"Sabato si sfideranno le società dilettantistiche, domenica quelle professionistiche per un totale di 36 squadre, anche da Lombardia, Liguria e Toscana, tutte classe 2010, l’età di Leo, - spiega il presidente del Bulè - saranno due giorni speciali, durante i quali intitoleremo il campo di allenamento proprio a Leo. Raccoglieremo dei fondi da devolvere in beneficenza, ci piacerebbe all’associazione Vittime di incidenti stradali" dice.
Domenica 18
Ma di incontro calcistico ce ne sarà anche un altro, sempre domenica 18, alle 16 all’Achille Varzi di Galliate, paese di origine di Leo, fra vecchie glorie e “resto del mondo”.
"Un pomeriggio che desideriamo profumi di festa, - dice l’organizzatore Andrea Moschini - sono tutti invitati, vogliamo raccogliere dei fondi da donare a papà Stefano che deciderà di sua volontà a chi consegnarli».
Le parole del papà
Stefano in questo anno si è trasferito in Lombardia, ha iniziato la stagione su un campo da calcio, come quando c’era Leo, ma per il trasferimento non l’ha poi conclusa.
«E’ stato un momento di transizione, - dice - è molto bello sentire questa vicinanza che continua sempre. Un’associazione per Leo? È mia ferma volontà crearla, verrà il tempo più opportuno e sarà rivolta ai bambini, allo sport o al mondo degli animali, una delle passione che Leo coltivava».