Cordoglio

Bogogno piange la morte dello storico commerciante Pierangelo Massara

Il ricordo del sindaco: "Nei piccoli paesi persone come lui diventano vere colonne, punti di riferimenti che, quando ci lasciano, ci fanno sentire più soli e fragili".

Bogogno piange la morte dello storico commerciante Pierangelo Massara
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Addio allo storico commerciante di Bogogno Pierangelo Massara: l'uomo aveva 79 anni, ed è mancato la notte di giovedì 30 settembre.

Addio a Pierangelo Massara, storico commerciante di Bogogno

«Oltre a essere il papà di tutti e il mio maestro di vita, ha goduto di tutto, amando esprimere il bello». Con queste commosse parole Eleonora Massara ricorda il padre Pierangelo, mancato la notte di giovedì 30 settembre, era nato il 21 maggio 1942. Lascia anche la moglie Gabriella Riccarda Gallo, il figlio Stefano e i nipoti Maelle Greta e Samuel. Era noto come titolare del negozio in centro paese, la famiglia vive ad Agrate Conturbia. Il padre, medaglia d'oro al valore civile consegnatagli da Oscar Luigi Scalfaro, gli lasciò l'attività: «Nella loro casa - continua Eleonora - proteggevano i partigiani durante la guerra, nascondendoli, papà come altri veniva portato in località Bindellina a vedere le fucilazioni. E' stato un uomo enorme, amante dei viaggi: quando tornava, rimanevo incantata ad ascoltarlo raccontare il mondo fuori Bogogno. Ha visto molti luoghi, comprò un lettore di videocassette nel 1982 per mostrarci le sue avventure. Fu uno dei primi ad avere la tabaccheria e ha aiutato, come fece mio nonno, moltissime persone. Papà era un fuoco, sempre sorridente, andava a ballare 4 volte a settimana al Mirage di Arona, dormendo 3-4 ore a notte. Ha guidato l'automobile fino 10 anni fa, da giovane correva in macchina e abbiamo molte foto dei suoi premi. Negli anni '70 fu uno dei primi ad avere il motoscafo al lago, faceva sci nautico con in spalla Danilo Agazzone, il papà del povero Simonluca. E' stato dichiarato Cavaliere del lavoro e faceva parte di molti enti: Avis di cui fu medaglia d'oro, autoclub I miserabili, Ferrari club Italia, Polizia di Stato e Associazione Carabinieri. Amava le macchine: ebbe Chevrolet, Cadillac ma anche una Ferrari, che abbiamo ancora. I miei successi in concorsi di bellezza e televisione erano il suo orgoglio e la bambina che persi adesso riposa con lui. Mi regalò una casa e un matrimonio meravigliosi, ha fatto molto anche per i nipoti e per altri ragazzi del paese a cui nessuno dava fiducia».

Il ricordo del sindaco Pietro Sacco

«Suo padre, un grande uomo che fu partigiano, era amico del mio - ricorda il sindaco Pietro Sacco - Pierangelo sviluppò un'ottima competenza nel settore agricolo e vinse la sfida con i centri commerciali perché offriva al cliente consulenza. Caricava sulle spalle sacchi di concime e andava a consegnarli a domicilio, seguiva corsi di formazione per dare il meglio nel suo esercizio. Faceva la differenza in lui anche un animo puro e generoso, che l'ha indotto ad aiutare in silenzio e senza clamori tanta gente. Apprezzato da tutti per cordialità e simpatia trascinante, si è visto quanto le persone lo amavano al funerale, a cui hanno preso parte in tanti. Ha combattuto con la malattia per anni e, sebbene non si sentisse più in forma, lo si poteva trovare in negozio, la sua seconda casa, il suo regno, nel quale teneramente provava a conservare forza nonostante tutto. Ricordo con lui chiacchierate piacevoli da cui emergeva vitale passione per la vita. So che aveva molti interessi tra cui la sua adorata Ferrari. Nei piccoli paesi persone come lui diventano vere colonne, punti di riferimenti che, quando ci lasciano, ci fanno sentire più soli e fragili. Mando un abbraccio all'intera famiglia perché con Pierangelo se ne va un vero amico personale».

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