Lavori pubblici

Borgomanero pulita la Pietra scritta e terminata la prima fase dei restauri del "Niclin"

Il vicesindaco Zanetta: "E' un passo significativo per la comunità".

Borgomanero pulita la Pietra scritta e terminata la prima fase dei restauri del "Niclin"
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A Borgomanero è terminata la prima fase dei restauri del monumento ai Caduti della prima guerra mondiale, conosciuto come "Niclin", e pulita la Pietra scritta.

Pietra scritta e "Niclin": pulizie e restauri in corso per valorizzare la storia della città

Con la pulizia delle parti lapidee e bronzee, si è conclusa la prima fase di restauro al monumento ai Caduti della prima guerra mondiale, ubicato in piazzale Marazza (davanti alla stazione ferroviaria) e conosciuto come “Niclin”. L’opera, a firma dello scultore Eduardo Tantardini, è costituita da un basamento su cui si eleva un obelisco al quale è addossata una scultura in bronzo raffigurante un uomo che si libera dalle catene. Sul lato opposto è invece presente un bassorilievo in bronzo raffigurante scene di lavoro agricolo. Secondo una diceria popolare, si racconta che il Tandardini, per realizzare la figura umana secondo i canoni dell’epoca, prese a modello un nerboruto contadino di Santa Cristina, Michele Valloggia. Costui venne poi ricompensato con “cinque nichelini”. Da qui il popolare nome con il quale è conosciuta la statua: l’Niclin.

La seconda fase del restauro del monumento ai caduti

La seconda fase del restauro sarà concentrata sul bassorilievo bronzeo, nel quale è evidenziato un uomo intento ad arare i campi, mentre un secondo conduce i buoi che tirano l'aratro (questa seconda figura presenta la perdita del braccio sinistro); sul lato sinistro del bassorilievo è rappresentata una donna che trattiene a sé due bambini (di cui uno mancante della testa). Il restauro è finanziato con fondi MiC - Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio.
E’ terminata anche la pulizia della “Pietra Scritta” nell’omonima via. L’area è stata risistemata con il taglio degli arbusti e presto verrà delimitata per favorire la visibilità del reperto storico. La “Pietra” è una delle testimonianze del passato della Città di Borgomanero: in essa è contenuto il documento che assegna al Vescovo di Nardi, le rendite dei prati nei pressi di San Leonardo.

Il vicesindaco: "Questo è un passo significativo per la comunità"

«Il recupero dei beni che raccontano la storia della nostra città – sottolinea il vice sindaco con delega al patrimonio e bilancio Ignazio Stefano Zanetta – è un passo significativo per la comunità; in più siamo riusciti ad ottenere contributi dallo Stato che sottolineano l’importanza e la qualità progettuale degli interventi che proposti». «Continuiamo con il recupero del patrimonio culturale cittadino - rimarca l’assessore ai lavori pubblici Elisa Zanetta – E’ in programma, nel breve periodo, anche il restauro della cappella votiva di Vergano di proprietà comunale. Con questo vogliamo evidenziare la sensibilità ed il rispetto verso la nostra comunità, la sua storia e le sue tradizioni».

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