Buoni postali caduti in prescrizione: a Verbania una sentenza destinata a fare giurisprudenza
Il caso del pensionato di Premeno fa discutere: l'uomo aveva un Buono da 1.000 euro sottoscritto nel 2000 e per cui ha chiesto l'incasso nel 2022
La sentenza del giudice di pace di Verbania riguardo al caso di un buono fruttifero postale da 1.000 euro teoricamente caduto in prescrizione, sta facendo discutere. Il caso era stato sollevato da Federconsumatori Verbania.
Una questione spinosa che fa discutere
Poste, dal gennaio 2001, ha emesso Buoni Fruttiferi non consegnando ai sottoscrittori la documentazione informativa, generando il convincimento che l’investimento avesse durata di 20 anni. In verità solo alcuni Buoni avevano durata ventennale, mentre molti altri avevano una durata inferiore (7, 6, 5 anni,18 mesi), e i sottoscrittori che li hanno messi all’incasso dopo il 2020 si sono ritrovati, per effetto della prescrizione prevista dal Decreto Ministeriale 19.12.2000, l’amara sorpresa di non poter riscuotere il capitale investito e gli interessi maturati. Hanno quindi perso il denaro che avevano consegnato agli Uffici Postali al momento della sottoscrizione dei Buoni.
L'attività di Federconsumatori Verbania
"Federconsumatori Verbania - scrivono dall'associazione di categoria - è stata fra le prime a scoprire il problema, partecipando nell’aprile 2021 alla trasmissione Mi Manda Rai Tre, e creando la “tabella delle prescrizioni” diffusa in tutta Italia da molte testate giornalistiche per informare i sottoscrittori del pericolo prescrizione. La questione dei Buoni non rimborsati è molto controversa, riguarda tutto il territorio Nazionale, ed è oggetto di diverse sentenze, spesso sfavorevoli per i sottoscrittori. L’Antitrust ha accertato le omissioni informative, sanzionando Poste con una multa di 1,4 milioni di euro, e stimando che gli investitori che in tutta Italia hanno perso il loro denaro sono più di 1,5 milioni. Nel solo VCO abbiamo ricevuto più di 100 segnalazioni, con importi che variano da 250 ad un massimo di 43.000 euro, ma in zona il numero totale dei sottoscrittori danneggiati che hanno perso il denaro investito supera almeno il migliaio".
Il caso del pensionato di Premeno farà giurisprudenza
P.P., 72 anni di Verbania, nel 2008 presso gli Uffici Postali di Premeno ha sottoscritto un Buono da 1.000 euro con la rassicurazione che avesse una durata di 20 anni. Ma nel gennaio 2022 lo ha messo all’incasso per esigenze di liquidità, scoprendo la reale durata di 18 mesi del proprio investimento, e quindi di aver perso il proprio denaro per effetto della prescrizione. Poste, anche a seguito dei reclami, non ha voluto rimborsare il Buono. Federconsumatori si è subito attivata con i propri avvocati, portando Poste in giudizio, e richiedendo la condanna al rimborso in quanto la prescrizione è stata causata dalle errate informazioni sulla durata fornite dagli Uffici Postali.
Il Giudice di Pace di Verbania ha dato ragione a P.P., e dopo aver accertato che gli Uffici di Premeno non avevano consegnato i documenti informativi, e che per il sottoscrittore fosse molto arduo comprendere nel 2008 l’esatta durata dell’investimento, con la Sentenza n. 300/2024 emessa l’8 ottobre ha condannato Poste a rimborsare il valore di 1.000 euro, ritenendole responsabili della prescrizione maturata a danno del consumatore. "La sentenza - scrivono da Federconsumatori - la prima nella nostra zona, costituisce un precedente importantissimo soprattutto per gli investitori che hanno sottoscritto dal settembre 2005 Buoni con durata di 18 mesi e non hanno ricevuto dagli Uffici postali il Foglio informativo analitico. A breve verranno azionati altri procedimenti a tutela dei consumatori, e si attendono ulteriori sentenze dai Tribunali del Piemonte. Si invitano i cittadini a verificare i Buoni in loro possesso (data di emissione e numero di Serie), e di rivolgersi ai nostri sportelli di Villa Olimpia a Verbania, Via Mazzini 19, preferibilmente il martedì pomeriggio (Tel. 335.1051111 - verbania@federconsumatoripiemonte.it) per ogni eventuale informazione".