Iniziativa

Burocrazia, che inferno: Cna scrive ai candidati alle elezioni per lanciare le sue proposte

Per gli artigiani del territorio è preoccupante soprattutto il volume di regole e di difficoltà a cui va incontro chi apre un'impresa

Burocrazia, che inferno: Cna scrive ai candidati alle elezioni per lanciare le sue proposte
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Riguardano il rapporto tra le imprese artigiane e la burocrazia gli ultimi studi realizzati dalla Cna Piemonte Nord che saranno presto inviati a tutti i candidati per le prossime elezioni amministrative, regionali ed europee.

Un documento per dialogare con la politica

“In questi giorni - scrive Marco Pasquino, direttore di Cna Piemonte Nord -  invieremo ai sindaci, ai consiglieri regionali e ai rappresentanti politici del nostro territorio la ricerca completa, insieme alle nostre proposte. La manderemo anche ai candidati alle elezioni regionali e ai candidati sindaco. Il nostro Osservatorio costituisce un punto di partenza per avviare un confronto politico a tutti i livelli, sulle criticità che le imprese artigiane riscontrano ogni giorno a causa delle troppe frammentazioni nei rapporti tra Stato, Regioni e Enti locali”. E' con queste parole che la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della piccola e media impresa spiega l'intento dell'ultima operazione condotta a più livelli per comunicare il disagio vissuto da troppi imprenditori alle prese con i meandri della burocrazia.

Un'analisi puntuale della situazione vissuta da molti artigiani

Cna Piemonte Nord ha partecipato all’ultima rilevazione dell’Osservatorio sulla burocrazia “Alla ricerca dei mestieri smarriti nel dedalo dei rapporti Stato – Regioni”, i cui risultati sono stati presentati la scorsa settimana nella sede nazionale della Confederazione, con la partecipazione del professor Sabino Cassese. La rilevazione, attraverso un questionario compilato dal personale che si occupa dell’apertura e dell’inquadramento delle imprese nelle strutture territoriali di CNA, ha indagato il quadro normativo vigente in seguito alla riforma del Titolo V della Costituzione sulla disciplina dei procedimenti amministrativi obbligatori per le imprese artigiane. Sono stati presi in esame i settori dell’alimentare, estetica e acconciatura, installazione e manutenzione impianti, tatuaggio e piercing, toelettatura animali e meccatronica. L’analisi e il confronto tra le diverse esperienze regionali evidenziano una serie di criticità dovute a differenze territoriali di tipo normativo e amministrativo che rendono difficile la vita delle imprese.

Serve un decentramento efficiente

“Il decentramento amministrativo e l’autonomia territoriale ampliati con la riforma – afferma il presidente Cna Piemonte Nord Massimo Pasteris - non sono positivi o negativi in senso assoluto. Sono utili se semplificano la vita a cittadini e imprese valorizzando le specificità del territorio, sono dannosi se generano complicazioni e producono nuova burocrazia inutile. Per un decentramento efficiente servono azioni di monitoraggio costante, capacità di intervento per correggere le criticità, una sana collaborazione tra i vari livelli istituzionali e un confronto constante con il sistema della piccola impresa”.

 

 

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