La protesta

Caos tir ai Tre Ponti ad Arona: "Niente è cambiato"

Nonostante i solleciti del sindaco a Rfi la situazione non è migliorata

Caos tir ai Tre Ponti ad Arona: "Niente è cambiato"
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"A distanza di due mesi dall'articolo sui disagi provocati dal transito di decine di Tir in zona Tre Ponti nulla è cambiato, forse la situazione è peggiorata".

La denuncia dei residenti

Non trovano ancora pace i residenti costretti a subire l'andirivieni di pesanti tir nelle vicinanze delle proprie abitazioni. A marzo il Giornale di Arona ne aveva parlato contattando anche gli amministratori comunali che erano a conoscenza della situazione. Il sindaco Federico Monti aveva comunicato di aver individuato un terreno dietro alla piattaforma del Medio novarese ambiente che è di proprietà del comune di Borgo Ticino dove poteva essere creata una breve salita in modo da realizzare una strada alternativa senza la necessità per i tir di entrare in città. Per la costruzioni della via alternativa si parlava di circa un mese e mezzo.

"Strana città Arona che per tutelare la salute dei residenti in zona nord installa ben 2 autovelox, non certo per fare cassa, mentre in zona sud consente un traffico selvaggio di 60/70 TIR al giorno, andata e ritorno diventano poi 120/140 - scrive un residente - Il tutto avviene in strade non progettate per tale mole di passaggi con soventi blocchi del traffico in via 2 Giugno e 14 Aprile per incroci fra i suddetti mezzi che non rispettano ne' orari imposti con una ordinanza ne' la scorta della vigilanza che dovrebbe regolare tali movimenti.
Strana città Arona che dibatte più volte all'anno sui rumori molesti della movida in centro ma che nulla fa per attenuare il "fracasso" provocato dalle lavorazioni nel cantiere fisso di RFI collocato presso l'ex deposito delle Ferrovie visto che qualsialsi ora del giorno e della notte è buona per caricare, scaricare e movimentare materiali ferrosi o pietrisco con notevole inquinamento acustico e disagio per i residenti. Con il macchinario di caricamento traversine viene superato ogni ragionevole limite di sopportazione, penso che un qualche controllo di ASL potrebbe essere opportuno. Certo queste cose e altre, come danneggiamenti all'acquedotto e danni ad abitazioni della zona (causati dal transito di questi mezzi, sono stati segnalati all'Amministrazione Comunale ma interventi concreti non se ne sono ancora visti se non qualche blanda promessa che non ha portato risultati concreti".

Il sindaco Federico Monti precisa: "I lavori sono andati a rilento nonostante i nostri continui solleciti ai vertici di ferrovie. Mi hanno assicurato che entro fine giugno si chiuderà il cantiere. Poi partiranno anche lettere di richieste danni da parte del Comune oltre che dei privati in quanto abbiamo subito danni stradali sui percorsi nonché sulle abitazioni".

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