Il caso

Caso dei buoni fruttiferi postali: Fedeconsumatori organizza una class action a Roma

Ecco come fare per pre-aderire all'iniziativa la cui ammissibilità sarà discussa il 21 settembre a Roma.

Caso dei buoni fruttiferi postali: Fedeconsumatori organizza una class action a Roma
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La questione dei buoni fruttiferi prescritti era stata sollevata dall'ufficio verbanese di Federconsumatori: ora è diventata un caso nazionale.

Federconsumatori ha organizzato una class action per il caso dei buoni fruttiferi postali

E' con un'udienza al tribunale di Roma che il 21 settembre sarà discussa l'ammissibilità della class action proposta da Federconsumatori per il caso dei buoni fruttiferi postali prescritti all'insaputa dei sottoscrittori. La questione era stata sollevata dalla sede verbanese della federazione dei consumatori, e ora è stata ripresa dalla struttura nazionale che ha indetto contro Poste italiane un'azione collettiva.

L'iniziativa riguarda i possessori dei buoni Serie Q

I legali verbanesi avevano riscontrato di come alcuni buoni fruttiferi postali fossero caduti in prescrizione all'insaputa dei loro sottoscrittori: al momento della riscossione avevano infatti scoperto che i titoli erano scaduti e in qualche caso anche andati in prescrizione, perché la data di scadenza che era stata loro indicata non corrispondeva a quella reale del buono in loro possesso, per una serie di disguidi. Oltre a questo discorso è stato evidenziato un ulteriore errore di calcolo:

I buoni in questione sono quelli della “Serie Q” emessi tra il 1 luglio 1986 e il 31 ottobre 1995, per i quali alcuni Tribunali di merito (tra cui il Tribunale di Bergamo con la sentenza n. 1390/2020), hanno già ritenuto che la capitalizzazione degli interessi che maturano sui buoni fruttiferi postali deve avvenire al lordo della ritenuta fiscale. Poste Italiane, invece, al momento della liquidazione ha applicato, in modo del tutto illegittimo, una capitalizzazione al netto della ritenuta fiscale per i primi 20 anni di durata dei buoni.

I cittadini hanno perso ingenti somme

Quella dei buoni fruttiferi postali è una pratica di investimento molto diffusa soprattutto nei decenni passati: sono quindi molte le persone interessate dal problema. In alcuni casi inoltre venivano acquistati più buoni della stessa serie, determinando notevoli perdite, per la serie in questione:

A causa di tale condotta i cittadini hanno perso ingenti somme, specialmente chi possedeva più buoni di tale serie. Ad esempio per un buono della serie Q emesso dal 1988 al 1995 per il valore iniziale di Lire 5.000.000 l’importo non corrisposto da Poste potrebbe anche arrivare a 3.773,49 Euro.

A livello Nazionale sono già state raccolte numerosissime pre-adesioni per partecipare alla Class Action contro Poste Italiane, afferma Emilio Viafora, Presidente Nazionale Federconsumatori: “invitiamo tutti i cittadini coinvolti ad effettuare la pre-adesione al più presto, per dare ancor più forza all’azione e far valere i propri diritti”.

Pre-aderire all’azione di classe è semplice, basterà visitare il sito www.serieq.it e compilare il form seguendo le indicazioni, oppure rivolgersi ai nostri sportelli territoriali. Presso la Sede locale di Federconsumatori Verbania, sita a Pallanza Via G. Mazzini 19 presso Villa Olimpia, sono già state raccolte diverse adesioni di cittadini del VCO (Domodossola, Omegna, Quarna Sopra, Baveno, Cannobio, Pallanzeno, Beura, Ornavasso). Per informazioni rivolgersi al numero 351.880.10.54.

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