Bilancio

Centri estivi novaresi: si chiude una stagione da record

Domani, venerdì 28, si conclude per tutti questo viaggio che ha coinvolto circa 580 bambini e un centinaio di educatori

Centri estivi novaresi: si chiude una stagione da record
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Sono oltre 570 i bambini che hanno partecipato ai Centri Estivi del Comune di Novara, suddivisi in sei plessi su due istituti: Rita Levi Montalcini e Bottacchi.

Esperienza al termine

I centri estivi comunali si concluderanno domani, venerdì 28 luglio 2023. Ed è quindi più che mai tempo di saluti, ringraziamenti e bilanci. Come quello fatto dal sindaco Alessandro Canelli sui social nelle scorse ore: "Tante piccole api laboriose che collaborano tra divertimento e tante attività promosse in queste settimane: è stato questo il tema dei centri estivi comunali di quest’anno che hanno richiamato ben 580 bambini e che si concludono in questi giorni. A tutti loro e alle loro famiglie buone vacanze!".

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Un vero successo

Come relazionato alcuni giorni fa dall’assessore all’Istruzione Giulia Negri il Comune quest'anno ha accolto tutte le richieste grazie a una variazione al bilancio di 300mila euro destinati proprio ai centri estivi comunali. "Sono numeri che testimoniano il successo ma anche il bisogno reale delle famiglie ed è per questo che abbiamo fatto ulteriori sforzi perché crediamo nel progetto educativo di questi centri estivi" aveva detto l'assessore.

I bambini erano divisi tra primaria e scuola dell’infanzia e hanno partecipando all’esperienza seguiti da 98 educatori della cooperativa Alemar capitanati dalla responsabile Ileana Terazzi.

Le scuole coinvolte sono state la Levi e la Buscaglia per quanto riguarda i bambini della primaria e Collodi e Elve Fortis per l’infanzia.

Il servizio e i costi

"Abbiamo individuato – aveva spiegato Negri ai giornalisti – i plessi scolastici idonei per fornire un servizio che andasse a coprire le esigenze di Novara. Per quanto riguarda i costi vanno da un minimo di 25 euro a un massimo di 90 euro settimanali in base all’Isee. La quota comprende due merende, il pasto preparato dalla ditta Dussmann, l’uscita in piscina e i vari laboratori. Abbiamo accolto con entusiasmo l’idea di incentrare i centri sulle api e sugli alveari perché è una bella metafora dell’impegno civico che bisogna insegnare con azioni concrete fin da bambini. Noi ci crediamo molto e continuiamo a seminare nella speranza di raccogliere poi in futuro dei cittadini più consapevoli e responsabili. Oltre agli educatori desidero ringraziare anche l’unità cinofila della polizia municipale, l’associazione Go Go Dog, il museo Faraggiana e il nucleo didattico ambientale per aver proposto dei laboratori durante queste settimane".

E sull’organizzazione delle attività era intervenuta la responsabile Terazzi: "Abbiamo impostato la didattica su 4 punti cardine: imparare a conoscersi, imparare a fare, imparare a vivere e imparare a essere. Nella prima fase li abbiamo fatti interagire per conoscersi e costruire i primi tasselli dell’alveare. Nella seconda fase li abbiamo fatti ragionare sulla biodiversità poi sul rispetto reciproco e sul tema della pace facendoli realizzare cartelloni colorati sulla pace. Attività importante è stata anche quella di pulire il parco e li abbiamo fatti riflettere sulla libertà anche di movimento e di espressione con laboratori musicali. Nell’ultima settimana invece ci concentreremo sull’alveare del futuro con i sogni e le aspettative che verranno fuori".

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