"Cerco madre e figlia di Novara che mi hanno salvato": grazie al tam tam social.. la bella notizia
"Entrambe le donne si chiamano Roberta"
Sergio Ceruti è stato prontamente soccorso da madre e figlia di Novara (entrambe di nome Roberta) che lo hanno salvato. L'appello per trovarle.. ha dato i suoi frutti!
L'appello
"Il mio nome è Sergio Ceruti sono un cicloamatore di 59 anni che lo scorso 28 Gennaio 2023 partito da Cremona raggiungevo dopo una cinquantina di Km circa direttamente in bicicletta l’ antico borgo di Vigoleno sito sui colli piacentini.
Appena dopo aver percorso l’ impegnativa salita che porta al castello fortificato posto a circa 350 m di altitudine sostavo qualche minuto nella piazza antistante cogliendo l’ occasione per riempire la borraccia e ripartivo per fare ritorno verso casa.
Era da poco passato mezzogiorno e stavo percorrendo alcuni saliscendi della strada solitamente poco trafficata (sopra tutto a fine gennaio) prima della discesa vera e propria che porta nel fondovalle quando proprio in prossimità dell’ ultimo leggero “strappetto” (senza accusare alcun dolore particolare) ho perso i sensi cadendo al suolo.
La fortuna ha voluto che qualche secondo dopo da dietro transitasse un'autovettura con a bordo due Signore che vedendomi sdraiato a terra con la bicicletta sono scese chiedendomi se avessi bisogno di aiuto, allorché sono immediatamente rinvenuto pronto a rialzarmi senza subito rendermi ben conto di quanto fosse successo.
Invece prontamente (e fortunatamente) le due signore mi hanno “proibito” di rialzarmi richiedendo l’ intervento tempestivo di un ambulanza alla quale hanno anche fornito le coordinate per facilitare l’ identificazione dell’ esatta posizione in cui ci trovavamo.
L’ ambulanza ci raggiungeva in breve tempo e dopo alcune verifiche sul posto i bravi operatori del pronto soccorso decidevano di trasportarmi al più vicino ospedale, quello di Fiorenzuola d’ Arda dove poi si decideva un ulteriore trasferimento presso l’ Ospedale di Piacenza dove 2 giorni dopo esser stato monitorato si decideva di eseguire una coronarografia durante la quale mi venivano applicati stent a causa di una severa ostruzione che avrebbe certamente avuto effetti negativi sul mio cuore e che invece fortunatamente grazie alla rivascolarizzazione angioplastica non ha subito danni.
Essendo rimasto perfettamente cosciente nel lasso di tempo fra il malore accusato e l’ arrivo dei soccorsi ho solo fatto in tempo a ringraziare queste due signore (ricordo però alcuni dettagli che potrebbero servire a rintracciarle: erano madre e figlia della provincia di Novara in visita al bellissimo borgo di Vigoleno ed entrambe si chiamano Roberta, aneddoto insolito che madre e figlia abbiamo lo stesso nome di battesimo) senza però riuscire a scambiarci il numero del cellulare.
Ammesso che mi fossi risvegliato spontaneamente senza il loro intervento non è da escludere che (senza sintomi di dolore) l’ incoscienza mi avrebbe spinto a risalire in sella con l’ intento di far ritorno a casa rischiando seriamente di mettere a repentaglio la mia vita nei circa 50 km che avrei ripercorso !
Oltre ad aver già ringraziato pubblicamente gli operatori del 118 unitamente al personale medico e paramedico degli ospedali di Fiorenzuola d’ Arda e Piacenza vorrei poter ricontattare (magari riabbracciandoli di persona) anche questi 2 Angeli che grazie al loro nobilissimo gesto mi hanno salvato la vita".
*AGGIORNAMENTO 24.7.23*
"Volevo ringraziarvi di cuore perché grazie al vostro articolo il tam tam mediatico ha funzionato alla perfezione dopo poche ore ho ricevuto una mail dalle care persone che cercavo riuscendo così a mettermi in contatto. Aveto così esaudito un mio grandissimo desiderio e perciò vi sono infinitamente grato!"