Tentativo fallito

"Ciao mamma, sono in ospedale e ho bisogno di soldi": la truffa ad Arona

Alla domanda: "Dove sei ricoverato?".. il truffatore si è tradito

"Ciao mamma, sono in ospedale e ho bisogno di soldi": la truffa ad Arona
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«Ciao mamma, sono io, non sto bene. Ho la febbre alta, sono in ospedale e mi hanno detto che ho il Covid, questo tipo di Covid non me lo curano gratis, mi devi far avere dei soldi perché non posso uscire».

La telefonata truffa

Questa la telefonata arrivata martedì 18 luglio a un’aronese. La voce, al telefono, è credibile, sembra proprio quella del figlio. Quasi convincente. Per fortuna la signora con prontezza di riflessi pensa al fatto che il figlio sia via per lavoro e chiede «Ma in quale ospedale sei?». La risposta rappresenta il passo falso: «Ad Arona». A questo punto la donna riattacca il telefono: «Già, perché l’ospedale lo hanno aperto per te!».

Le modalità

La modalità della tentata truffa è quella nota del cosiddetto «Caro nipote» dal nome dell’operazione di Polizia che aveva intercettato una vera e propria associazione a delinquere, con operatori telefonici all’estero e rete sul territorio per «recuperare» anche porta a porta il denaro. Stando ai fatti, dopo un periodo silente, la rete si è riorganizzata.

Mezz’ora dopo la prima telefonata, alla donna aronese arriva una seconda telefonata: «Mamma, sono io». La voce però è femminile e la conversazione si interrompe subito: «Non ho figlie femmine».
I due che hanno chiamato pare non avessero una dizione perfetta della lingua italiana e questo fa pensare a un’origine straniera. Un fenomeno che ha coinvolto più persone: altri aronesi sono stati contattati e un’anziana aveva anche provveduto a disporre il bonifico. Per fortuna la banca, insospettita da un movimento così inconsueto e dalla cifra importante, ha contattato la cliente chiedendo se fosse proprio sicura di quell’operazione. «Sono per mio figlio, non sta bene». Il conto però non era quello del figlio e le verifiche successive hanno svelato il tentativo di truffa e risparmiato lo svuotamento del conto alla titolare.

Il messaggio è chiaro: occorre prestare attenzione alle telefonate che si ricevono, sia su telefono fisso sia su cellulare. Mai versare, bonificare o consegnare denaro o preziosi, verificare con più telefonate la veridicità delle informazioni ricevuto e rivolgersi alle Forze dell’ordine per fugare ogni possibile sospetto.

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