Ciclisti in strada per chiedere più sicurezza
Le associazioni invocano nuove ciclabili, più attenzione a quelle già esistenti e attuazione della "zona 30"
Una manifestazione per chiedere più "zone 30" che favoriscano la ciclabilità urbana, più sicurezza per i ciclisti, nuove piste ciclabili e salvaguardia di quelle già esistenti, troppo spesso oggetto di parcheggi abusivi. Queste le richieste di quanti sabato mattina, 4 marzo, si sono riuniti sulle corsie ciclabili di via Solferino e corso XXIII Marzo a Novara per un flash mob.
Le associazioni protagoniste
A scendere in strada sabato 4 marzo per dare voce alle istanze dei ciclisti sono state le associazioni Fiab Amici della Bici, Novara Green, Legambiente Circolo il Pioppo e Pedala Diritto. Il problema maggiore su cui si è voluto porre l'attenzione dell'opinione pubblica è quello del parcheggio selvaggio sulle piste ciclabili. "Le auto si fermano e noi siamo costretti a zigzagare nel traffico, a nostro rischio e pericolo" raccontano i manifestanti.
Altra richiesta "portata in strada" è stata quella di dare attuazione a quanto già previsto dal Pums per la realizzazione delle piste ciclabili in alcune strade locali e principali particolarmente frequentate dagli utenti a piedi e in bici.
"Migliorare la sicurezza stradale per tutti gli utenti della strada - sottolineano le associazioni - è la prima e più importante ragione che porta a rivedere il regime delle velocità in ambito urbano, come ha previsto anche il Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), approvato dal Comune di Novara il 21 novembre 2022. Il 55% delle morti nelle nostre città è dovuto a sole tre cause: eccesso di velocità, mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti, guida distratta e pericolosa. Il percorso per ridurre la mortalità sulle strade e migliorarne la vivibilità non può prescindere dall’adozione di una legge quadro nazionale delle città 30, sul modello di quella spagnola".