Cinghiali: ecco il decalogo per il contenimento

La proposta della Provincia di Novara: rendere autonome le attività di abbattimento da parte dei proprietari dei fondi, ampliare il periodo di caccia e la richiesta di iniziative alternative all'abbattimento per sterilizzare gli animali

Cinghiali: ecco il decalogo per il contenimento
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La proposta della Provincia di Novara: rendere autonome le attività di abbattimento da parte dei proprietari dei fondi, ampliare il periodo di caccia e la richiesta di iniziative alternative all'abbattimento per sterilizzare gli animali

Prosegue l’impegno della Provincia di Novara per il contenimento dei cinghiali. Il tema è tra le priorità del consigliere Stefano Zanzola che ha avviato una serie di approfondimenti con le associazioni agricole, venatorie, ambientaliste e con i sindaci dei Comuni coinvolti.

 “La Provincia dispone solamente di cinque agenti di Polizia per abbattimenti e controlli che sono impegnati anche per cave e bonifiche agrarie - spiega Zanzola - Abbiamo quindi proposto un decalogo di interventi strutturali per affrontare il problema cinghiali coinvolgendo maggiormente le Associazioni Territoriali per la Caccia. Parallelamente abbiamo individuato alcuni interventi immediati da sperimentare subito e sottoporre al Prefetto: rendere autonome le uscite per ATC e aziende faunistiche e chiedere alla Regione iniziative alternative all’abbattimento per sterilizzare gli animali”.

Per quanto riguarda gli interventi strutturali, tra i più importanti, rendere autonoma l’attività di abbattimento dei proprietari dei fondi (anche con l’ausilio di selecontrollori) senza l’intervento diretto degli agenti di Polizia provinciale; la richiesta di modifiche legislative per dilatare il periodo di caccia, in particolare dal 1 novembre al 31 gennaio per la caccia al cinghiale in forma vagante; l’eventuale coinvolgimento della Polizia municipale in azioni di coordinamento; l’ampliamento dell’orario attualmente previsto fissato a un’ora dopo il tramonto.

“L’obiettivo che ci siamo proposti – dice ancora Zanzola - è quello di conciliare le esigenze degli agricoltori, fortemente penalizzati dall’aumento degli ungulati, con le necessità dei cacciatori che diventano “alleati” della Provincia per assicurare un controllo della specie rispettoso delle norme di legge, ma più efficace rispetto alla situazione attuale. Le iniziative della Provincia per migliorare radicalmente la situazione sono utili, ma non risolutive senza le modifiche legislative necessarie per una gestione armonica delle popolazioni di cinghiali”.

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