Il caso

Comitato di Varallo Pombia: "Sulle mitigazioni per Malpensa resta ancora tutto da fare"

Secondo il presidente del Comitato Ferruccio Gallanti ci sarebbe poca chiarezza sulle misure di mitigazione da prevedere

Comitato di Varallo Pombia: "Sulle mitigazioni per Malpensa resta ancora tutto da fare"
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Il Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l'aeroporto di Malpensa interviene sul tema delle mitigazioni previste per i Comuni nelle vicinanze dello scalo aeroportuale e chiede maggiore chiarezza nell'interesse dei cittadini.

Comitato varalpombiese duro sul tema delle mitigazioni

Il Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l'aeroporto di Malpensa torna a far sentire la sua voce sul tema delle mitigazioni per gli abitanti delle zone limitrofe a Malpensa. "A venticinque anni dal lancio della “Grande Malpensa” - scrive il presidente del Comitato, Ferruccio Gallanti - dopo che l’attuale Governo ha identificato tale aeroporto come “opera strategica di preminente interesse nazionale”, dopo l’incontenibile entusiasmo del Presidente del CUV per l’emanazione della prima Zonizzazione acustica LVA, siamo ancora allo stadio zero. Passati da 73.443 movimenti/anno del 1998 ad oltre 260mila, con il picco nei frangenti del “Bridge”, a fronte dell’attivazione dell'imposta Addizionale Comunale e dell’IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili), non sono state attivate le mitigazioni sul territorio; semplicemente si ignorano".

"Il numero dei cittadini interessati è stato sottostimato"

Secondo il presidente del Comitato, Ferruccio Gallanti, la situazione che riguarda le mitigazioni acustiche resta oscura. "Come questo Comitato ha più volte segnalato - scrive - (anche in un recente comunicato) il numero dei cittadini coinvolti nelle Zone A, B e C, sarebbero sottostimati, ed a questi devono essere inclusi anche i cittadini dei territori piemontesi interessati dall’attività aeroportuale. A fronte di richieste dirette e PEC ad alcune amministrazioni Comunali in possesso dei verbali delle riunioni della Commissione Aeroportuale Rumore delle Zone A, B e C, ed all’impossibilità di conoscere cittadini e caseggiati che hanno diritto a misure di mitigazione, ricordiamo come il servizio Pianificazione urbanistica generale e attuativa dei Comuni CUV dovrebbero: di concerto con le Regioni Lombardia e Piemonte, al fine di risarcire i Comuni degli effetti relativi all'inquinamento acustico provocati dalla presenza dell’hub Cargo/Passeggeri di Malpensa, a ridosso di zone densamente popolate, occorre proporre un programma di interventi finalizzato, come da obiettivo di legge, al monitoraggio acustico, al disinquinamento acustico e a compensazioni ambientali, attraverso interventi di risanamento di edifici pubblici, di miglioramento delle condizioni di vivibilità degli spazi pubblici e di implementazione del verde urbano nelle zone maggiormente colpite dall'inquinamento acustico aeroportuale".

Numerose le azioni che sarebbero da intraprendere

"Di seguito si riporta il programma di interventi che da tempo dovrebbero essere eseguiti - prosegue il comunicato -
• risanamento acustico sui recettori sensibili (sostituzione di infissi con serramenti ad elevate prestazioni acustiche in
riferimento alle caratteristiche del rumore aeroportuale, cioè con elevati contenuti energetici alle basse frequenze);
• risanamento acustico sull'edilizia residenziale pubblica (sostituzione di infissi con serramenti ad elevate prestazioni
acustiche in riferimento alle caratteristiche del rumore aeroportuale, cioè con elevati contenuti energetici alle basse
frequenze);
• adeguato monitoraggio acustico, anche con la stipula di una convenzione con ARPA Lombardia e Piemonte;
Inoltre, dato che le misure sopra definite non agiscono sulla fonte dell'inquinamento acustico ed in ogni caso non hanno
effetto nella condizione a finestre aperte dei recettori, si propone anche l'adozione delle seguenti misure di
compensazione ambientale, quale indennizzo alla popolazione:
• barriere per risanamento acustico del rumore o interventi di risanamento dovuto anche ad altre sorgenti nelle aree
interessate anche in relazione al Piano di Azione, di cui al D.lgs 194/2005;
• interventi di forestazione urbana;
• realizzazione/riqualificazione degli spazi a verde pubblico.
Gli interventi andranno realizzati nelle aree pubbliche ricadenti nell'intorno aeroportuale zone A, B e C, includendo
come detto anche i territori dei Comuni piemontesi interessati dall’attività aeroportuale".

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