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Comitato Malpensa: “Ennesime contraddizioni e singolarità”

Il Comitato è sul piede di guerra

Comitato Malpensa: “Ennesime contraddizioni e singolarità”
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”Dopo 15 giorni di Sperimentazione evidenziamo
l’ennesima singolarità e contraddizione dell’operato in atto”. Comunicato dell’Unione dei Comitati dell’Alta Valle del Ticino.

Il comunicato

“Dalla "prima" Zonizzazione aeroportuale dopo 25 anni di Malpensa 2000, senza una Relazione illustrativa, esplicativa dei database di input, dei kmq delle tre Zone A, B e C LVA, dei cittadini coinvolti in rapporto alle stime, peraltro ignote all’opinione pubblica, la comparazione con il Piano d’Azione della SEA è sorprendente.

Di fronte ai dati di traffico di Assaeroporti di Malpensa del mese di marzo e progressivi, il numero dei movimenti globali è stato del + 7,1% rispetto a marzo 2023 e il dato riferito al cargo riporta un +13,6%. La comparazione è stata effettuata con lo scenario e i movimenti di riferimento dell'anno 2018 con 194.515 movimenti registrati, ma.... già nel
2023 invece i movimenti sono stati 201.958 movimenti. Con le proiezioni medie del 7% nel
2024 i voli si attesteranno a circa 220mila voli. Con scenario Masterplan 2035 si attesteranno a quasi 300mila voli/anno.
Quale riscontro potrà, quindi, registrare la “sperimentazione”?

Il Cargo nel 2018 aveva trasportato 572.774,81 tonn. Nel 2023 671.908 tonn., con stime di
oltre 80 mila in più nel 2024. I volumi cargo di Malpensa con 671.907 tonn, hanno superato Fiumicino, secondo scalo italiano, con solo 189.862 tonn.
Un quadro e un numero di voli, tra passeggeri e cargo 2024 per una “Sperimentazione”
aggravata di oltre 30 mila voli e con rotte di decollo che evidenziano il presupposto per un
ulteriore, inevitabile, aggravio del carico acustico sul territorio e sui cittadini sorvolati.
La stessa SEA nella documentazione del Piano d’Azione ha descritto le criticità associate
alle rotte di decollo, alla criticità delle dispersioni laterali e le proiezioni al suolo dell’impatto acustico. Gli stessi documenti SEA riferiscono di una popolazione dei Comuni interessati di “area vasta”, vale a dire i Comuni di sedime e limitrofi, anche fin a 155.000 e 200.000 cittadini (pag.31 del Piano d'azione 18 Luglio 2013).

Le rotte di decollo non sono dei binari, ma, come lo rileva la stessa SEA nel Piano d’Azione, di cui si riporta stralcio:
Piano d’Azione ai sensi del D.Lgs. 194/05
“Infine le rotte di decollo sono state disegnate ipotizzando un modello di dispersione conforme a quello indicato nella seconda edizione del documento ECAC CEAC Doc. 292 che riproduce un cono più o meno ampio a seconda che la virata sia di un angolo superiore o inferiore a 45°. Tale modello, più idoneo per la configurazione delle rotte in uso a Malpensa rispetto a quelli delle edizioni più recenti, prevede la suddivisione di ciascuna operazione in cinque (e non sette) sottotracce. Una singola rotta di decollo viene cioè ripartita percentualmente secondo una distribuzione a campana che vede la traccia centrale, quella nominale, occupata al 39%, le due sottotracce a questa più prossime occupate al 24% e le due più esterne al 6.5%.”

Senza una Relazione illustrativa alla Zonizzazione e alla Sperimentazione si ignorano dati primari; quanta popolazione, quanti edifici sono coinvolti nella modellizzazione su rotte come “binario” rispetto a quelle con una dispersione laterale di 1 miglio nautico (quasi 2km) ?
Delle rotte di decollo dalle due piste 35, solo una vola in asse pista, le altre tre a sinistra e le altre due a destra, implicando virate superiori a 45° e dando origine a vaste dispersioni.

Lo sostiene la stessa SEA, nell’ennesima Piano d’Azione. La proiezione acustica al suolo, infatti, di una rotta "binario" è incomparabile con 1 miglio nautico di dispersione laterale.
Perché, quindi disegnare rotte di decollo che, inevitabilmente, aggraveranno l’impatto
acustico sui cittadini ed il carico ambientale-atmosferico complessivo sull’habitat territoriale?
Perché, inoltre, SEA non ha assolto agli impegni del Piano d’Azione 2013 e del Piano d’Azione 2018 (del 2023 non abbiamo notizia)? Perché i Sindaci del CUV non lo hanno rivendicato a tutela dei cittadini e del territorio?”.

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