Confartigianato: “A Novara deve fermare l’Alta velocità”
Confartigianato imprese Piemonte orientale sostiene con forza quindi la richiesta del sindaco Canelli
Confartigianato Imprese Piemonte Orientale appoggia l’istanza del sindaco Alessandro Canelli.
Confartigianato sull'alta velocità
“Novara sta crescendo, il suo tessuto economico sta attirando investimenti importanti e merita collegamenti ferroviari migliori”: Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato imprese Piemonte orientale, appoggia in pieno l’istanza del sindaco Alessandro Canelli affinché la fermata dell’Alta Velocità a Novara venga rimessa sul tavolo della discussione al ministero. E aggiunge: “Auspichiamo che venga realizzato anche il collegamento ferroviario veloce e diretto con l’aeroporto di Malpensa perché venga favorito l’insediamento di attività tecnologiche ad alto valore, aggiunto come è avvenuto in altre zone che circondano hub aeroportuali”.
La fermata di Novara sulla linea dell’Alta Velocità era già prevista da un accordo del 2004 tra Comune, Regione, Stato e Rfi. Da allora molto è cambiato nel Novarese ma di sicuro non è mutata la necessità delle seconda città del Piemonte di avere collegamenti più rapidi e agevoli con il resto dell’Italia e dell’Europa, potendo usufruire di una linea superveloce per Milano e Torino. “Anzi, questo bisogno di spostamenti veloci per i passeggeri è aumentato – continua Impaloni -. In due decenni la città e la sua provincia, come il resto del quadrante del Piemonte orientale, hanno ampliato molte attività produttive, come il distretto dell’alta moda, hanno potenziato l’università con un maggiore arrivo di docenti e studenti stranieri e hanno puntato di più e meglio sulle attrattive turistiche. Tutte situazioni che richiedono collegamenti efficienti, quali ora non ci sono”.
Confartigianato imprese Piemonte orientale sostiene con forza quindi la richiesta del sindaco Canelli che è la richiesta di tutta la città, di Vercelli e delle zone del Vco che naturalmente possono fare base a Novara per inserirsi in un circuito di collegamenti veloci, ad esempio verso la Francia e il resto d’Europa o verso Milano e il Nord Est e il Centro.
“Il fatto che il progetto sia risalente nel tempo non lo rende superato ma più urgente - aggiunge il presidente di Confartigianato imprese Piemonte orientale, Michele Giovanardi - . Noi imprenditori vediamo ogni giorno la difficoltà che si incontrano negli spostamenti ferroviari, costretti ancora su una linea vecchia, affollata di convogli e persone. Insomma, del tutto inadeguata alla realtà attuale”.
“Questo territorio ha dato tanto in termini di sviluppo all’area vasta che la circonda – conclude Impaloni -. Merita di ricevere un adeguato riconoscimento in termini di infrastrutture efficienti e sostenibili, che peraltro erano già state promesse quasi vent’anni fa. Per un’economia locale il vero salto di qualità è dato dal poter disporre di collegamenti efficienti, veloci e diretti che facilitino i rapporti in termini di export e di attrazione di investimenti”.