L'appello

Confartigianato Piemonte: "Aumenta l’abusivismo nel settore Benessere"

"Nella categoria benessere, a livello nazionale, l'abusivismo raggiunge tassi del 27,6%, la più alta dei vari settori

Confartigianato Piemonte: "Aumenta l’abusivismo nel settore Benessere"
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Un comparto, quello del benessere, che in Piemonte conta circa 12.237 imprese artigiane del settore dei servizi di acconciatura e trattamenti estetici, con circa 22mila addetti da sempre sotto attacco degli irregolari.

L'appello

Stefania Baiolini, Presidente di Confartigianato Benessere afferma: “Affidarsi ad imprese irregolari e non certificate mette a rischio la salute, oltre che incentivare il lavoro nero”.

Il problema dell’abusivismo nel settore del Benessere

Nel periodo estivo il problema è ancora più evidente, perché legato al fatto che, soprattutto nelle località di vacanza, le persone si affidano al passaparola locale o ai siti online per ricercare estetisti e parrucchieri, non conoscendo i professionisti certificati che operano in loco.

Un’escalation che si è aggravata nel periodo pandemico e che ha favorito l’inserimento nel mercato di figure che erogano prestazioni irregolari, a basso prezzo, senza alcuna garanzia del rispetto delle norme igienico-sanitarie, alle quali le persone si rivolgono proprio per risparmiare o per esigenze dell’ultimo minuto; questo fenomeno genera dunque un circolo di concorrenza non solo scorretta ma anche illegale, sottraendo in tal modo clientela ai saloni certificati.
Si aggiunge al quadro già critico il recente proliferare di piattaforme online che operano indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio o addirittura in forma ambulante, eludendo così il fisco e senza curarsi dei limiti imposti dalle normative di settore e dai regolamenti comunali.

L'intervento di Confartigianato Benessere

“L’abusivismo - afferma Stefania Baiolini, Presidente di Confartigianato Benessere – nella nostra categoria a livello nazionale raggiunge tassi del 27,6%, la più alta dei vari settori. C’è un’urgente necessità di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di affidarsi esclusivamente a imprese regolari e professionisti qualificati, in grado di offrire servizi sicuri e di qualità, nel pieno rispetto delle norme igienico sanitarie e di tutela della salute delle persone”. Continua Baiolini: “Le aziende che operano nella legalità vanno tutelate e protette dalla concorrenza sleale. Noi imprenditori artigiani ci sottoponiamo a continui aggiornamenti e partecipiamo a corsi di formazione anche per i nostri dipendenti, per offrire ai nostri clienti un servizio di alta qualità, con attrezzature e prodotti certificati, professionalità e affidabilità. Purtroppo, le persone non pensano che rivolgendosi ad operatori non qualificati possono mettere a repentaglio la propria salute. Non solo. In una situazione di inosservanza delle norme vigenti, si può correre addirittura il rischio di ricevere a propria insaputa trattamenti che possono essere effettuati solo da personale medico specializzato e che possono comportare gravi danni alla salute”.

La salute: fattore a rischio

La presidente riprende a parlare dell’importanza di sensibilizzare la cittadinanza al tema del rischio per la salute nel caso si andasse incontro a queste pratiche, invitando direttamente i cittadini ad acquisire più consapevolezza a riguardo: “È vero che i costi di gestione sono elevati, tra aumento dell’energia, formazione, affitti o mutui per i locali e acquisto di apparecchiature e attrezzature sempre più moderne e tecnologiche – conclude Baiolini – ma non può essere un alibi per lavorare in nero o risparmiare sulla pelle dei clienti. I cittadini devono sapere che questi comportamenti scorretti, e l’uso di cosmetici non conformi, ha fatto aumentare le allergie e le malattie della pelle; pertanto, sottoporsi a trattamenti nella propria abitazione o in locali non a norma è illegale e rischioso. Scegliere di rivolgersi a professionisti regolari vuol dire sostenere i lavoratori, l’economia del Paese e lo sviluppo delle imprese, patrimonio importante della nostra cultura”.

L'appello di Confartigianato Piemonte

Confartigianato Imprese Piemonte chiede quindi un’intensificazione dei controlli da parte delle autorità competenti nei confronti di chi, pur operando nell’illegalità, effettua massicce campagne social, lanciando un forte richiamo alla popolazione, affinché non solo eviti di affidarsi a estetisti e parrucchieri non autorizzati o non qualificati, ma segnali anche alle autorità situazioni di illegalità a tutela della categoria. Nonostante questa pericolosa situazione sia già stata sottoposta all’attenzione delle istituzioni competenti, rileviamo che le attività svolte dagli organi di controllo siano quasi esclusivamente orientate alla verifica degli operatori regolari.

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