Covid, per i no vax rischio terapia intensiva dieci volte più alto
Dati forniti dalla Regione Piemonte.

Percentuali di contagio cinque volte più alte tra coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale
Nell’ultima settimana dal 5 – 11 febbraio, che in questa quarta ondata dalle stime degli epidemiologi della Regione Piemonte vede il progredire della fase discendente della curva del contagio, i casi positivi sono stati lo 0.5% tra gli oltre 3,6 milioni di vaccinati con il ciclo primario completo (con la doppia dose o il monodose nel caso di chi ha ricevuto Johnson&Johnson) o immunizzati naturalmente perché contagiati da meno di 6 mesi.
Una percentuale cinque volte più alta pari al 2.4% tra coloro che non si sono ancora vaccinati o che solo di recente hanno fatto la prima dose (580 mila persone sull’intera popolazione piemontese con più di 5 anni d’età attualmente vaccinabile).
Covid Piemonte: per i non vaccinati rischio 10 volte più alto di terapia intensiva
I ricoveri in terapia intensiva sono stati 10.5 su 100 mila tra i non vaccinati e 1.1 su 100 mila tra i vaccinati o guariti da meno di 6 mesi.
La mortalità nell’ultima settimana ha riguardato persone con più di 40 anni e i decessi sono stati 15.0 su 100 mila tra i non vaccinati over40 contro 2.1 su 100 mila tra quelli vaccinati o guariti.
Per i no vax over 40, il rischio di mortalità è 7 volte maggiore
Significa che i non vaccinati hanno un rischio circa 10 volte più grande di finire in terapia intensiva e circa 7 volte maggiore, dopo i 40 anni, di morire a causa del Covid.