Politiche sociali

Cresce ancora a Borgomanero il progetto di agroecologia sociale Borgo Verde

I co-finanziamenti sono stati presentati mercoledì 24 gennaio al Ciss di via Libertà.

Cresce ancora a Borgomanero il progetto di agroecologia sociale Borgo Verde
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A Borgomanero cresce ancora il progetto di agroecologia sociale Borgo Verde con due importantissimi co-finanziamenti.

Cresce ancora l'iniziativa di agroecologia sociale Borgo Verde

Cresce ancora il progetto di agroecologia sociale del Borgo Verde, coinvolgendo sempre più soggetti del territorio agognino. Nel corso di una conferenza stampa che si è svolta al Consorzio dei Servizi Sociali in via Libertà i vari partner che coordinano questo progetto di agroecologia sociale hanno annunciato di aver conseguito due importanti co-finanziamenti da parte di Fondazione Cariplo e da Regione Piemonte.

«Tali risorse - spiegano dal circolo di Legambiente - andranno a rafforzare ulteriormente la crescita di questa importante iniziativa sociale e ambientale, che ha preso il via nel mese di aprile 2021 e che in poco più di due anni si è sviluppata, creando dei percorsi di inclusione sociale, attraverso borse lavoro, coinvolgendo una decina di persone in situazioni di fragilità e vulnerabilità, con il supporto di educatori e il coordinamento delle strutture dei servizi sociali». I campi sui quali è stata avviata quella che ora è una vera e propria impresa sociale, che sarà presentata a breve, si sviluppano su oltre quattro ettari di produzioni agricole biologiche, ed era partito su un terreno di circa due ettari messo a disposizione dall’amministrazione comunale di Borgomanero tra le vie Pertini e Cureggio, dietro la ex caserma della polstrada.

La produzione del 2022 è di 64 quintali, e nel 2023 ha superato i 350 quintali

«In questi due anni si è ampliato e rafforzato - raccontano i protagonisti - includendo ulteriori terreni dislocati anche in altri comuni del territorio. La produzione agricola del 2022 di circa 64 quintali, nel 2023 è cresciuta, superando i 350 quintali, viene distribuita in quattro mercati contadini a km 0 del territorio, tra cui il mercato settimanale di Borgomanero e i prodotti sono venduti anche direttamente in campo. Le eventuali eccedenze e i prodotti freschi in scadenza rientrano nei programmi del territorio di donazioni e distribuzione a famiglie in stato di difficoltà, in collaborazione con Caritas e altre strutture di volontariato sociale». «I nuovi investimenti e gli sviluppi futuri dell’iniziativa A fianco della sostenibilità ambientale e sociale, uno degli obiettivi primari del progetto è quello di assicurare la continuità all’iniziativa nel corso degli anni, raggiungendo la sostenibilità economica, incrementando i livelli di occupabilità e le capacità reddituali dei beneficiari, creando posti di lavoro e competenze professionali, in una logica di valorizzazione delle persone e dell’ambiente. Per quanto riguarda le coltivazioni, sono previsti investimenti finalizzati a individuare prodotti agricoli antichi e specie autoctone, la cui coltivazione è stata abbandonata o ridotta (tra cui la Canapa ad uso industriale) ripristinando la loro produzione, senza tralasciare l’allevamento e la cura delle api – indispensabili per l’impollinazione - per la produzione di miele biologico a marchio dedicato. Particolare focalizzazione, con investimenti significativi, verrà dedicata alla ricerca e alla sperimentazione in campo e in laboratorio, con un progetto di coltivazione aeroponica (radici esposte), utilizzando la biotecnologia più innovativa, attraverso la collaborazione con importanti realtà del settore. La formazione delle persone assume un ruolo ancora più determinante attraverso l’attivazione di percorsi formativi di base e specialistici sulle tecnologie bioaeroponiche e le tecniche colturali biologiche e biodinamiche, con attività di training e inserimento lavorativo finalizzate a creare competenze e professionalità». «Il Consorzio CISS in questi anni - così la referente per il Ciss Laura Magistrini - ha particolarmente investito sul suo ruolo di regia territoriale, per questo oggi è uno degli attori centrali del Sistema locale che oltre ai servizi istituzionali è in grado di offrire progettualità innovative e sinergie per lo sviluppo del territorio e della comunità. Siamo orgogliosi dei risultati finora raggiunti e dell'espressione di fiducia che enti e fondazioni hanno accordato ai progetti ritenuti meritevoli di supporto e contributo». Stefano La Malfa, presidente della cooperativa sociale Raggio Verde, partner del progetto e capofila del finanziamento di Fondazione Cariplo, ha precisato: «Siamo partner e sosteniamo e collaboriamo a questo importante progetto sino dalle fasi primarie della sua impostazione. Le sinergie sono l’elemento centrale dei processi di sviluppo, perché consentono di integrare competenze, esperienze, risorse e sguardi diversi. Per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti ora è fondamentale rafforzare ancora di più la rete e il sistema, ma è necessario investire anche sul ruolo dei cittadini, che sempre di più devono diventare protagonisti attivi dei processi di cambiamento». «A distanza di quasi tre anni dalla sua attivazione - conclude Massimiliano Caligara, presidente del circolo locale di Legambiente e ideatore e coordinatore principale del progetto - questa iniziativa è diventata un’importante realtà sociale e ambientale, grazie al sostegno e alla collaborazione delle istituzioni, delle associazioni e delle diverse realtà della nostra Comunità locale. Da progetto informale ora il Borgo Verde si è consolidato nel territorio e per gestire in modo più efficace ci siamo costituiti formalmente in una cooperativa agricola e impresa sociale, con affiliazione a Coldiretti e collaborazioni con Slow Food e Nova Coop. Le nuove risorse che derivano da questi nuovi co-finanziamenti sono importanti per proseguire nel percorso di crescita e sviluppo attivando logiche di partecipazione e sussidiarietà in tutto il territorio».

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