Crodino patrimonio piemontese: premiato l'inventore 86enne
Il Comune di Crodo, nel Verbano-Cusio-Ossola, ha conferito la cittadinanza onoraria al creatore dell'analcolico biondo.
Il Crodino patrimonio piemontese doc: come i tartufi e le nocciole, come il Barolo e la bagna cauda, è un'eccellenza regionale che fu creata nella Val d'Ossola e riverbera la creatività piemontese in tutto il mondo.
La bevanda simil-ginger
La bevanda simil-ginger, squisita e inimitabile, è divenuta nel corso degli anni un vero e proprio must per chi ama l'aperitivo leggero e senza i problemi legati all'alcool. Di più: l'intelligente strategia di marketing e advertising ha permesso la valorizzazione del prodotto mantenendo la splendida confezionatura originale (inimitabili le piccole bottigliette in vetro) con etichetta e tappo retrò, ma il tutto coniugato con campagne pubblicitarie indimenticabili.
Lo slogan peraltro, l'analcolico biondo fa impazzire il mondo, è ben memorizzabile e racchiude in sé tutta la filosofia aziendale. Ebbene, questo patrimonio piemontese è stato premiato nei giorni scorsi con il riconoscimento a Maurizio Gozzelino(classe 1935) da parte dell'Amministrazione comunale di Crodo.
Parla l'inventore 86enne
L'ottuagenario, originario di Cuneo, ha così commentato a caldo la cittadinanza onoraria:
"Mi prendo il merito dell’invenzione del Crodino, ma è stato un lavoro di squadra perché altre persone hanno collaborato con me in quegli anni, nell’allora stabilimento Ginocchi, quando creammo l’aperitivo che continuerà a far conoscere Crodo nel mondo".
La prima "mistura" creata per il marchio Crodino fu imbottigliata nel lontano 1963 e da allora sono stati solo successi. Residente a Torino, Gozzelino ha ricevuto la pergamena dalle mani del sindaco di Crodo Ermanno Savoia, che lo ha ringraziato per aver "fatto del Crodino l’ambasciatore di Crodo nel mondo". E allora buon cin-cin a tutti con la classica bottiglietta e l'aperitivo giallo-ocra ossia il Crodino, patrimonio piemontese.