Da domani il Piemonte è zona bianca: ecco cosa cambia
Possono riaprire anche le piscine al chiuso.
Il Piemonte da lunedì 14 approda in zona bianca grazie a dati incoraggianti, inferiori ai livelli di rischio indicati dai provvedimenti governativi, da almeno tre settimane. Su tutti, incidenza sotto i 50 casi per 100mila abitanti, ricoveri e ospedalizzazioni sotto al 30% e vaccinazioni che procedono a pieno ritmo.
Cosa cambia
Per la terza settimana consecutiva gli indicatori epidemiologici hanno mostrato una discesa, tanto che l’incidenza settimanale dei contagi in regione è pari a 25 casi ogni 100 mila abitanti, ovvero sotto la soglia dei 50 casi settimanali. Da lunedì, quindi, i piemontesi potranno dire addio al coprifuoco e spostarsi liberamente ovunque vogliano, a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Le regole basate sul rispetto del distanziamento e sull’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, tuttavia, resteranno ancora in vigore.
Spostamenti
Resta ovviamente possibile viaggiare verso ogni altra località italiana per ragioni di lavoro, salute o prima necessità. Se ci si dovesse recare in una zona gialla non si dovrà giustificare il motivo dello spostamento, ma bisognerà comunque rispettare le regole previste per quel territorio, in primis le norme che regolano il coprifuoco e i limiti previsti per gli spostamenti verso le abitazioni private di amici o parenti.
Anche in zona bianca c’è però un numero massimo di persone consentito negli spostamenti verso le abitazioni di parenti e amici: ci si potrà spostare al massimo in sei (esclusi i figli minori).
Bar e ristoranti
In zona bianca via anche ai limiti riguardanti il numero massimo di posti a sedere a tavola, ma soltanto all’aperto. Resta obbligatorio il distanziamento di almeno un metro tra i tavoli. Al chiuso, invece, bar e ristornati potranno far sedere allo stesso tavolo al massimo sei persone, a meno che non si tratti di un unico nucleo familiare composto da più di sei individui.
Parchi, piscine e discoteche
Da lunedì via libera anche all’attività delle piscine al coperto, dei centri benessere, dei parchi tematici e acquatici e dei centri sociali e culturali. Potrà riprendere anche l’organizzazione dei corsi di formazione.
Restano in stand-by le discoteche, che possono riaprire i locali ma senza la possibilità di autorizzare i balli in pista. Nel merito non c’è ancora una possibile data di ripartenza, ma si attende l’esito delle valutazioni del governo.