Mobilità sostenibile

Da Galliate a Cameri in bici: c'è un progetto di fattibilità

"La Regione ha dichiarato finanziabile l’opera e ora dobbiamo presentare il progetto ma le tempistiche sono assai strette" spiega l'assessore Monfrinoli

Da Galliate a Cameri in bici: c'è un progetto di fattibilità
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Al via il progetto di fattibilità tecnico-amministrativa. Continua l’iter per poter realizzare la pista ciclabile che collega Galliate e Cameri con doppio senso di marcia.

Da Galliate a Cameri in bici: c'è un progetto di fattibilità

La pista sorgerà a fianco della strada Provinciale 4 senza occupare la carreggiata già esistente, ma andando a insistere sui terreni accanto. Obiettivo mettere in sicurezza il tratto stradale e e incentivare l’utilizzo della bicicletta per collegare i due Comuni.

«Abbiamo superato il primo step, - spiegava qualche settimana fa sulle pagine del settimanale NovaraOggi l’assessore di Cameri Rosa Maria Monfrinoli - la Regione ha dichiarato finanziabile l’opera e ora dobbiamo presentare il progetto che sarà valutato per un ok definitivo». Il “problema” è che le tempistiche sono assai ristrette: il progetto va presentato entro il 30 settembre. «Abbiamo individuato uno studio della zona di Torino che si occuperà del progetto. Entrambi i comuni dovranno passare dal consiglio comunale per una convenzione che avrà la firma di entrambi» dice Monfrinoli.

Il lavoro costa circa 2 milioni di euro, in arrivo da fondi europei, sia Galliate sia Cameri poi dovranno dare un contributo pari al 10% del totale. Entro il 2027 l’opera dovrà essere realizzata.

Galliate è in realtà Comune capofila di una sub-area, perché nel progetto ci sono anche Oleggio, Bellinzago Novarese e Borgomanero che è il vero capofila. «Ci occuperemo poi del piano espropri, perché la pista sorgerà fuori dal sedile stradale, - prosegue l’assessore - la strada sarà larga 2,80 metri con guard rail a separare».

L’itinerario scelto per l'ingresso a Galliate è quello della ciclovia Aida ( Alta Italia da Attraversare ) che collega la Francia alla Slovenia. «È un bell’obiettivo, importante. Siamo fiduciosi per quello che sarà poi il giudizio della Regione» chiude l’assessore.

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