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Dalla Regione 423 mila euro per il rilancio delle attività dei 25 ecomusei piemontesi

"L'importanza degli ecomusei nel preservare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale del nostro territorio non può essere sottovalutata"

Dalla Regione 423 mila euro per il rilancio delle attività dei 25 ecomusei piemontesi
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L’assessore Marina Chiarelli: «Misura per dare continuità alla programmazione»

I dettagli

La Regione Piemonte ha pubblicato un nuovo bando destinato al rilancio della programmazione degli ecomusei piemontesi. Con una dotazione complessiva di 432.000 euro per il 2024, l'iniziativa mira a sostenere e valorizzare le attività degli istituti su tutto il territorio regionale. Il Piemonte è stata la prima Regione italiana ad istituire nel 1998 gli ecomusei, oggi 25, distribuiti in tutte le province.

Nel dettaglio, il finanziamento prevede 297.000 euro a favore dei soggetti gestori pubblici (Amministrazioni locali) per le attività svolte nell'anno 2024 e 135.000 euro a favore dei soggetti gestori privati (Associazioni e Fondazioni culturali senza scopo di lucro) sempre per le attività svolte nell'anno 2024. Gli enti interessati avranno tempo fino al 30 settembre 2024 per presentare le proprie domande. Possono partecipare al bando sia i soggetti gestori pubblici (Enti locali in forma singola o associata, Enti di gestione delle aree protette, ex Province) sia i soggetti gestori privati (Associazioni e Fondazioni culturali senza scopo di lucro) degli ecomusei del Piemonte.

«L'importanza degli ecomusei nel preservare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale del nostro territorio non può essere sottovalutata - ha dichiarato l'assessore regionale alla Cultura, Marina Chiarelli - Questo bando rappresenta un investimento significativo per garantire la continuità della programmazione e a svolgere il loro prezioso lavoro di promozione della nostra storia e delle nostre tradizioni locali. Gli ecomusei, in quanto spazi di narrazione e di partecipazione collettiva, giocano un ruolo cruciale nell'educazione delle future generazioni e nella promozione di un turismo culturale e sostenibile».

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