E' Damiana Boriolo la Borgomanerese dell'anno 2024
Il premio è stato dedicato al nonno "Fortunin".
Damiana Boriolo è la Borgomanerese dell'anno 2024: la cerimonia nel salone d'onore di villa Marazza sabato 26 ottobre.
Borgomanerese dell'anno 2024: il premio a Damiana Boriolo
E’ la costumista e anima del gruppo storico della città di Borgomanero, nonché cultrice del dialetto locale, Damiana Boriolo, la Borgomanerese dell’anno 2024. Alla cerimonia di consegna del riconoscimento, nella mattinata di sabato 26 ottobre nel Salone d’onore della Fondazione Marazza, ha suscitato grandi risate il racconto della diretta interessata di come le è stata comunicata la nomina:
«Quando Carlo (Panizza, presidente della commissione aggiudicatrice del premio, ndr) mi ha chiamato alle 22.30, dopo che la commissione si era espressa, ho pensato a uno scherzo telefonico, e gli ho chiesto di parlare in dialetto per provare che fosse lui. Allora mi sono convinta, ma è troppo bello per essere vero. Dedico questo premio a mio nonno “Fortunin”, che andava in bici fino a Macugnaga per lavorare in miniera tutti i giorni e mi ha insegnato il dialetto».
La motivazione del premio stilata dalla commissione
La motivazione recitata durante la consegna in villa Marazza, specifica:
«Borgomanerese autentica, ha trascorso l’infanzia nella popolare contrada del Sanado. Da sempre con il suo agire ha difeso le tradizioni locali e il suo, nostro, dialetto. Fondatrice del Gruppo Storico Borgomanerese che ha diretto per molti anni è stata e continua ad essere la sarta e la stilista ufficiale delle Compagnie Teatrali cittadine, che negli ultimi decenni hanno portato in scena per beneficenza spettacoli in lingua e in dialetto. Sempre disponibile a sostenere qualsiasi iniziativa locale, come presidente effettiva prima e quindi come presidente onoraria del gruppo storico ha degnamente rappresentato e continua a rappresentare la Città di Borgomanero in Italia e all’estero, contribuendo in modo particolare a rafforzare i rapporti di amicizia con la città “gemella” di Bad Mergentheim. A lei va riconosciuto inoltre il merito di avere confezionato con grande estro e maestria, ispirandosi ai costumi tradizionali gli abiti delle maschere cittadine, la Sciora Togna e la Carulèna e le mantelle dell’Antica Cunsurtarija dal Tapulon, di cui è socia da diversi anni».
La targa della presidenza per l'associazione Baskin Ciuff
Come ogni anno la commissione ha anche assegnato una speciale targa della presidenza, quest’anno andata all’associazione sportiva dilettantistica Baskin Ciuff, «nell’affettuoso ricordo del suo indimenticato presidente Max Negretti», «per l’importante ruolo che questa associazione continua a svolgere sul territorio a sostegno della disabilità, promuovendo attraverso i valori dello sport, l’inclusione, l’amicizia e la buona pratica sportiva». Infine, per il 75° anniversario della Festa dell’Uva, la Pro loco e il gruppo filatelico numismatico «Achille Marazza» hanno presentato uno speciale annullo filatelico dedicato alla sagra settembrina, con il simbolo e il motto dell’Antica Cunsurtarija dal Tapulon: «Fa dal ben e lassa zì» (che significa «fai del bene e lascia che gli altri parlino»).