Commemorazione

Eccidio degli ebrei sul lago Maggiore, Gusmeroli agli studenti: "Preservare la memoria è trasferirla a voi"

Ottolenghi: "Sono grata a nome di tutti gli ebrei alle istituzioni che ci ricordano"

Eccidio degli ebrei sul lago Maggiore, Gusmeroli agli studenti: "Preservare la memoria è trasferirla a voi"
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L'amministrazione comunale ha commemorato l’81° anniversario degli eccidi nazisti di ebrei avvenuti ad Arona e sul Lago Maggiore.

La commemorazione in piazzale Gorizia

Quella sul Verbano fu la prima strage di ebrei in Italia e per numero di vittime la più pesante, seconda solo alle Fosse Ardeatine a Roma.
Avvenne tra il settembre e l’ottobre 1943. Luoghi di barbare uccisioni furono Arona, Baveno, Bée, Intra, Meina, Mergozzo, Novara, Orta, Ranco e Stresa. Solo di 58 trucidati dalle truppe di occupazione tedesca si ritrovarono i corpi, di altri scomparsi no.

La cerimonia si è aperta in piazzale Goria con breve momento in ricordo delle vittime della famiglia Cantoni.
Per l'Anpi era presente Nino Caputi che ha spiegato: "Dopo due anni dalla posa di due pietre d'inciampo in memoria delle vittime della famiglia Cantoni, oggi ne posiamo altre 7". Andrea Cantoni, i cui nonni vennero trucidati dal nazisti, ha aggiunto: "Ringrazio il comune che si è sempre prodigato per mantenere viva la memoria dei miei cari. Mia mamma non ha mai voluto vivere in Villa Cantoni perché le ricordava quei terribili momenti e così, quando io ero piccolo, siamo andati via. Tornare ora e vedere com'è rifiorita dopo la ristrutturazione è un vero piacere. La mia famiglia è sempre molto legata ad Arona".
Rossana Ottolenghi (figlia di Becky Behar unica sopravvissuta alla strage di Meina) ha detto: "Sono grata a nome di tutti gli ebrei alle istituzioni che ci ricordano".

Il corteo e l'arrivo davanti al comune

Dopo un breve corteo per il centro cittadino, è stata deposta una Corona da parte degli Alpini al Monumento ai Caduti davanti al comune e sono state messe a dimora le sette pietre d'inciampo in ricordo delle vittime della strage. A fare da accompagnamento musicale il coro e l'orchestra dell'Istituto Comprensivo Giovanni XXIII diretti dal Maestro Marino Mora.

"Noi siamo qui per voi" - ha detto il sindaco Alberto Gusmeroli rivolto agli studenti della Giovanni XXIII e del Fermi. "Oggi dobbiamo scrivere meglio il ricordo di quelle vittime perché non sono solo state vittime dei naziste ma anche dei fascisti. Persone che non avevano fatto assolutamente nulla sono state uccise. Poi c'era chi sapeva e non ha fatto niente: a volte il silenzio è una condanna. Con il silenzio e con il passare del tempo il ricordo va perso: il modo migliore per preservare la memoria è trasferirla a voi".

 

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