Il caso

Est Sesia chiude i rubinetti al Novarese, Cirio: "Pronti a fare ricorso al Tar"

A Vicolungo oltre 200 agricoltori si sono rivolti al presidente della Regione per invocare equità nella distribuzione dell'acqua

Pubblicato:
Aggiornato:

"Non le chiediamo contributi o aiuti economici, ma di intervenire tempestivamente nei confronti di Aies Associazione irrogazione Est Sesia che anche quest'anno ha deciso di tenere chiuse le porte dell'acqua demaniale in provincia di Novara per far scendere la stessa nei territori lombardi della Lomellina".

L'appello degli agricoltori piemontesi

Chiari i toni espressi dagli oltre 200 agricoltori piemontesi messi nero su bianco e consegnati lunedì 17 aprile alla Tenuta Torre Gargarengo di Vicolugo, dalle mani del sindaco Marzia Vicenzi, al presidente della regione, Alberto Cirio, all'assessore all'agricoltura Marco Protopapa e all'assessore alle risorse idriche, Matteo Marnati.

Gli agricoltori hanno fatto sentire la loro voce, hanno invocato equità nella distribuzione dell'acqua e chiesto un intervento al Governatore. Cirio ha di fatto annunciato una sorta di ultimatum di sette giorni dopo i quali se non si otterrà un nuovo accordo e il ritiro della delibera dell'Est Sesia, la Regione presenterà ricorso al Tar.

Le parole di Cirio

"La Regione aveva già anticipato al Consorzio che questa sarebbe stata una scelta sbagliata e quindi aveva mandato una formale sorta di diffida perché non venissero adottati questi criteri di ripartizione - spiega il presidente Cirio, che prosegue - Il consorzio purtroppo ha voluto approvare ugualmente questa delibera che è l'oggetto della contestazione e delle firme che ho ricevuto".

"Noi chiediamo il ritiro di questa delibera - prosegue - e la convocazione di un tavolo del consorzio insieme alla giunta del Piemonte e alla giunta lombarda per ridefinire le modalità di ripartizione dell'acqua che devono essere eque, nessuno deve essere favorito e nessuno penalizzato, oggi a essere penalizzati sono gli agricoltori piemontesi. Chiediamo entro una settimana di revocare la delibera in caso contrario siamo pronti a impugnarla al Tar chiedendo l'immediata sospensiva di questa decisione che penalizza enormemente il comparto agricolo del nostro Piemonte".

Seguici sui nostri canali