Ex campo Tav: via i container, arrivano alloggi, aree verdi, palestra e dormitorio
E' previsto in autunno l'avvio del cantiere per la realizzazione del nuovo agglomerato urbano
Il progetto definitivo dovrebbe essere pronto tra circa un mese. Le certezze sono i 38,5 milioni di euro del Pnrr e la decisione di smantellare i cosiddetti “moduli abitativi”, ossia i prefabbricati-conteiner ,dell’ex villaggio Tav che dalla fine del 2010 ad oggi sono stati nel tempo la casa di centinaia di persone in difficoltà, per fare posto ad un nuovo agglomerato urbano che, nella narrazione dell’amministrazione di centrodestra, sarà "un esempio di riqualificazione dell’abitare in una concezione molto più che moderna". Lo racconta il Corriere di Novara.
Il cronoprogramma del progetto
A parlarne in una commissione richiesta dalle minoranze è stato nei giorni scorsi l’assessore ai lavori pubblici Rocco Zoccali che ha illustrato l’iniziativa, nata all’interno del programma Pinqua, e diventata poi il pezzo più grosso tra i progetti finanziati dal Pnrr a Novara.
Una occasione per riepilogare i numeri del progetto e la calendarizzazione dei vari step. L'appalto è stato gestito da Invitalia ed è suddiviso in tre lotti due dei quali assegnati a Notarimpresa di Novara e il terzo a una ditta di Torino.
A giugno è fissata la firma del contratto e entro l’autunno la cantierizzazione. Il vecchio ex campo base finirà rottamato entro la fine di maggio, mentre tempi più differiti sono previsti per la dismissione della parte attualmente destinata a dormitorio (che sarà realizzato ex novo nella stessa area, ma che temporaneamente potrebbe essere collocato in una tensostruttura) per la sede della protezione civile e degli elettricisti comunali (che probabilmente troverà ubicazione in una sede affittata da privati) e per quella che ospita il Comando della Polizia locale (per cui non c’è attualmente una soluzione certa).
Come si presenterà l'area
L'area interessata ha una superficie di 32 mila metri quadrati: saranno realizzati 92 appartamenti in palazzine da 4, 6 o 12 alloggi di tre diverse metrature, da 45, 65 e 95 metri che ospiteranno in tutto 316 abitanti.
Le palazzine non avranno garage, ma posti auto coperti Il nuovo nucleo prevede la realizzazione di una piazza, di aree verdi con orti urbani, e spazi per negozi di vicinato e un bar. Sarà realizzata anche una palestra, probabilmente nel luogo dove ora sorge una tensostruttura utilizzata per attività sportive. Come detto, resteranno nell’area il dormitorio pubblico e la sede del Banco Alimentare.
Le costruzioni saranno a risparmio energetico e con moderne tecnologie per il riciclo delle acque e il riscaldamento.
«Stiamo pensando – ha detto Zoccali - ad assegnare ad un soggetto esterno la gestione dei servizi con il coinvolgimento dei residenti. In sostanza abbiamo mantenuto quanto già oggi esistente nell'area».