I dati

FederAlberghi: "Preoccupati per le disdette"

Prevalenza dei turisti italiani.

FederAlberghi: "Preoccupati per le disdette"
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Le previsioni per il Capodanno sono positive nelle località di montagna, ma lontane da un quadro di tutto esaurito, con una netta prevalenza dei turisti italiani.

La posizione di Federalberghi

Gli ultimi mesi - spiega - non sono bastati a salvare un anno ancora fortemente segnato dal Covid-19 per il comparto turistico-ricettivo torinese. Il confronto con il 2019 rivela un calo del 45% nelle presenze e i primi sei mesi, caratterizzati dalle zone gialle, arancioni e rosse oltre che dalle restrizioni agli spostamenti interregionali, sono andati addirittura peggio del 2020. La somma dei fatturati del 2020 e del 2021 non si avvicina neanche al fatturato del 2019. Nel 2020, inoltre, il settore turistico-ricettivo della provincia di Torino ha perso il 23,8% dei dipendenti. Il ritorno degli eventi in presenza negli ultimi mesi dell'anno - Salone del Libro, Nitto Atp Finals, Coppa Davis, Tff - ha determinato un aumento delle presenze: 60% a settembre (- 20% sul 2019), 70% a ottobre e novembre (rispettivamente -15% e -10% rispetto agli stessi mesi del 2019).

"I vaccini e un maggiore senso di sicurezza percepita hanno riportato i turisti in città, ma mancano quasi totalmente gli stranieri e anche il turismo business è fortemente ridotto -spiega Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino - speriamo che il 2022 possa essere un anno di effettiva ripresa e rilancio per il nostro comparto che continua a subire le conseguenze delle restrizioni in Italia e soprattutto negli altri paesi. Per uscire dalla crisi economica il nostro comparto avrà bisogno di una piena ripresa e, anche nel 2022, confidiamo possa essere sostenuto il più possibile da interventi statali e da parte degli enti locali".

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