Fermate dell'autobus soppresse: malcontento a Castelletto
L'azienda replica: "Avvisi affissi da almeno 15 giorni"
Il riordino delle fermate dell’autobus di Castelletto deciso da Autolinee Varesine è entrato in vigore ufficialmente lo scorso 12 aprile. E la misura ha già sollevato numerose perplessità da parte dei genitori dei ragazzi delle scuole superiori, che rappresentano la stragrande maggioranza degli utenti del servizio di trasporto pubblico che passa per il paese.
Le parole degli utenti
«L’azienda incaricata non ci ha avvisati per tempo - sostiene una mamma che si fa portavoce di altri genitori del paese - i ragazzi non hanno visto il cartello affisso sui bus e quello alla fermata del Setificio e noi genitori lo abbiamo saputo quasi per caso. La cancellazione delle due fermate di via 25 Aprile ci porterà notevoli disagi, possibile che non si possa fare nulla per evitarlo? Ci sono una ventina di ragazzi che tutte le mattine prendono il pullman alla rotonda del Setificio. Ora dovranno fare molta più strada a piedi fino alle Poste. Sul fronte dei trasporti ci troviamo sempre a sottostare alle decisioni prese in regione Lombardia, il che è insensato. In più è l’ennesimo servizio che viene cancellato per la zona del centro, dopo le banche e i treni, bisogna fare qualcosa».
A indispettire i genitori è stata la decisione di sopprimere definitivamente le fermate del Setificio e di Croce Pietra, istituendo esclusivamente una fermata che fungerà da capolinea al piazzale delle Poste di via Aronco. «Come Amministrazione - dice il vicesindaco e assessore all’istruzione Vito Diluca - non abbiamo granché voce in capitolo su questa decisione. Siamo stati informati dall’azienda per tempo e ci è stato detto che si tratta di una scelta presa per evitare eventuali problemi di sicurezza legati alla manovra che il bus era costretto a fare per girare intorno alla stretta rotonda del Setificio. Hanno ricevuto l’ok della Provincia e trattandosi di una questione di sicurezza non ci siamo sentiti di intervenire nel merito di questa scelta, come invece abbiamo cercato di fare in passato per altre questioni legate al trasporto pubblico».
La replica dell'azienda
E non si fa attendere nemmeno la replica dell’azienda alle proteste dei genitori. «Gli avvisi a bordo dei 4 autobus abitualmente in servizio sulla linea N25 - scrivono da Autolinee Varesine - sono affissi da almeno 15 giorni. Sul nostro sito e sulla pagina Facebook aziendale le apposite comunicazioni sono state affisse circa una settimana fa e, sempre una settimana fa, gli avvisi sono stati esposti anche alle fermate interessate, unitamente all'installazione del quadro orario alla nuova fermata di via Aronco.
L'Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale è l'ente pubblico che, in Lombardia - doverosa precisazione perché la nostra azienda è lombarda e risponde alle disposizioni lombarde in merito al trasporto pubblico locale, che è materia appunto prettamente regionale - regolamenta, coordina e pianifica appunto il trasporto pubblico locale. Di fatto le aziende sono poco più che mere esecutrici delle disposizioni in merito a dove si effettuano le fermate, quali corse effettuare, che tipo di orario adottare e altri aspetti di questo genere.
Nel caso specifico, la disposizione dell'Agenzia è arrivata in seguito al rilevamento di significativi profili di insicurezza stradale presso la fermata dell'ex Setificio, cioè lo storico capolinea di Castelletto: infatti gli autobus sono lì costretti ad una pericolosa retromarcia presso la "rotondina" per poter invertire la propria direzione e quindi dirigersi verso l'uscita dal paese. Tale manovra - Codice della Strada alla mano - potrebbe essere fatta solo in presenza di un moviere per quanto riguarda un veicolo di tali dimensioni ed è comunque, evidentemente, molto sconsigliabile. Si trattava e si tratta certo di un percorso storico, svolto da chissà quanti decenni: d'altronde, nei decenni scorsi le autorizzazioni in merito a percorsi e fermate rispondevano a canoni normativi ben più soft di quelli attuali.
Possiamo però solo ritenerci fortunati, e i nostri autisti sono i primi ad esserne consapevoli, se in questi anni non si è mai avuto un sinistro dalle serie conseguenze durante tale manovra, proprio perché si tratta di una manovra assolutamente inconcepibile per chiunque abbia una minima dimestichezza con i servizi degli autobus di linea. Perciò, ravvisata tale situazione di estrema pericolosità per tutti i soggetti coinvolti (autisti, utenti del bus e soprattutto altri utenti della strada, magari in bicicletta, motorino o monopattino), l'Agenzia ci ha comunicato il nuovo percorso autorizzato, che è quello appunto con transito e fermata in via Aronco: peraltro ci risulta che anche l'autolinea effettuata dalla società Comazzi svolga da ormai parecchio tempo tale percorso.
In conclusione: la disposizione arriva dall'Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale; la posizione dell'azienda è di pieno ed assoluto favore verso tale modifica, proprio perché va incontro ad un'esigenza di maggiore sicurezza per tutti; se l'unica obiezione è in termini di mera comodità, non è una ragione sufficiente o valida per regredire da tale cambiamento. D'altronde ci risulta che la nuova fermata di via Aronco non si trovi in una zona rurale o isolata, bensì in una zona densamente popolata e vicina a numerosi servizi, quindi sicuramente qualche utente (studente o non studente che sia, in quanto fortunatamente trasportiamo molte altre tipologie di utenza oltre agli studenti) avrà un vantaggio anche da tale aspetto».