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Galliate: festeggia gli 80 anni lanciandosi con il paracadute

Una grande passione nata durante il servizio militare a Livorno alla Folgore e mai dimenticata

Galliate: festeggia gli 80 anni lanciandosi con il paracadute
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«Per i miei 80 anni mi lancio…». Detto fatto. Lo scorso 18 settembre il galliatese Antonio Airoldi ha compiuto 80 anni e domenica 22 a Vercelli all’Aeroclub si è lanciato con il paracadute a 4mila metri di altezza con un volo in tandem.

Galliate: festeggia gli 80 anni lanciandosi con il paracadute

«Non l’ho mai visto così felice, - ha spiegato al settimanale NovaraOggi il figlio Alessandro - ci ha raccontato che in aereo si è sentito subito a suo agio e scherzava con le persone che erano con lui. Una grandissima emozione».

Quello del lancio con il paracadute non è stato un desiderio casuale, ma scaturito da una passione nata durante gli anni del militare. «Papà ha fatto il Centro di addestramento reclute a Pisa nel 1956 e poi il servizio militare a Livorno alla Folgore. In quell’anno ha fatto circa una decina di lanci, prassi obbligatoria, che gli sono entrati nel cuore».

Da lì il pensiero di “volare” ancora, poi l’iscrizione, nella sezione di Cameri, all’Anpdi, l’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia. Con il gruppo ha partecipato a diverse manifestazioni e momenti condivisi, ma mai era capitato di poter indossare di nuovo il paracadute.

Nel mentre una vita completamente lontana dal mondo del paracadutismo: Antonio Airoldi è infatti restauratore di mobili. «Io e Matteo, mio figlio e suo nipote, gli avevamo promesso che glielo avremmo regalato davvero questo lancio, poi lui era già d’accordo con i suoi amici e così è stata una grande festa a Vercelli. Sapevamo che si trattava di un suo “pallino” e che diceva sul serio».

Un piccolo corso per pochi accorgimenti, la salita in cielo a 4mila metri nell’arco di 15 minuti e poi il lancio in coppia con un tecnico, qualche istante quasi di apnea e poi il paracadute si apre: chi vola in tandem si gode così totalmente il panorama. Il prossimo sogno? «Papà dice che per cinque/dieci anni è a posto, - dice il figlio sorridendo - però vorrebbe farne un altro. Preoccupati? Noi un pochino, ma le persone che sono state con lui, che ringraziamo di cuore, sono state eccezionali».

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