La posizione

Gasolio: costi insostenibili per gli agricoltori

Secondo Ismea, i costi agricoli sono aumentati del 18.4% nei primi tre mesi del 2022.

Gasolio: costi insostenibili per gli agricoltori
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Raddoppiato il prezzo, fasi di lavorazione da completare con difficoltà nelle Aziende.

La posizione

Cia Novara-Vercelli-Vco evidenzia la situazione di crisi, rilevate le proteste degli agricoltori delle province, in relazione al caro gasolio, che continua ad aumentare.

Il gasolio agricolo è arrivato a 1,34 euro/litro + Iva (la tendenza è verso un ulteriore incremento) e rende insostenibili tutte le fasi di lavorazione nei campi, a partire dal periodo delle semine e nella loro massima espressione in queste settimane. In particolare, in pianura e collina si realizzano i lavori di stagione, in montagna ci si appresta al secondo taglio.

Il rincaro pesa sulle spalle degli agricoltori e Cia chiede pertanto la remissione del credito di imposta del 20% sul gasolio agricolo per i mesi di aprile, maggio e giugno, come avvenuto nel primo trimestre dell’anno.

Il costo del gasolio agricolo è pressoché raddoppiato rispetto all’ultimo anno; Cia rileva che – solo per fare due esempi - una trincia consuma fino a 1200 litri al giorno di gasolio, mentre una mietitrebbia arriva anche a 600 litri.

Commenta Andrea Padovani, presidente provinciale Cia Novara-Vercelli-Vco: «Servono misure urgenti perché il lavoro agricolo sta diventando anti-economico e le nostre aziende sono gravate anche da altri rincari, che si aggiungono al carogasolio». Aggiunge Daniele Botti, direttore provinciale: «Non riusciamo più a mantenere sotto controllo l’aumento dei costi dati dalle speculazioni e dalle logiche mondiali: a pagarne le conseguenze non possono essere gli agricoltori. Molte aziende hanno fatto importanti investimenti nell’innovazione e nell’Agricoltura 4.0 con macchine nuove che consumano di meno, ma questi aumenti di gasolio non riescono comunque a efficientare le fasi di produzione».

L’aumento dei costi si affianca, tra l’altro, ad una diminuzione della produzione a causa della siccità che ha pesantemente impattato sull’agricoltura del territorio.

Secondo Ismea, i costi agricoli sono aumentati del 18.4% nei primi tre mesi del 2022, e già a chiusura del 2021 si segnalava un incremento del 6%. Nel primo trimestre, per le colture vegetali, si registra un aggravio dei costi a carico degli agricoltori del 20.4% su base annua (nel 2021 erano cresciuti del 5.7%). I rincari hanno interessato tutti i settori; l’energia segna un rincaro di +50.6% e i fertilizzanti di +36.2%.

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