Il ricordo dei figli

Gattico-Veruno in lutto per Delfina Soranzo: uno dei primi immigrati dal Veneto

«La mamma parlava con piacere con tutti e lasciava ogni volta un buon ricordo».

Gattico-Veruno in lutto per Delfina Soranzo: uno dei primi immigrati dal Veneto
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Cordoglio per Delfina Soranzo a Gattico-Veruno: la donna è morta il 12 luglio a 94 anni.

Cordoglio a Gattico-Veruno per Delfina Soranzo

Era una persona socievole e gentile. Viene descritta in questo da famigliari e da molti gatticesi Delfina Soranzo, mancata mercoledì 12 luglio. Era nata il 9 dicembre 1928 e lascia i figli Zaira e Luciano, le nipoti Monica e Giulia e il cognato Tiziano.  «Negli ultimi 3 mesi ha accusato problemi di salute molto seri - raccontano Zaira e Luciano - aveva smesso di camminare anche se fino al 6 maggio è rimasta autosufficiente. Se n'è andata in modo improvviso lasciandoci nel dolore della mancanza: i dottori ci hanno detto che non si poteva operare per l'età e altri problemi sanitari, ma un conto è il pensarlo in modo razionale e un altro è fare i conti con il cuore. La mamma è stata uno dei primi immigrati dal Veneto sul nostro territorio, arrivò qui a 18 anni e fece la babysitter in una famiglia di Borgomanero. Era il lontano 1951 e si sposò con il nostro papà Giulio Marsilio, conosciuto da tanti come il "barbè", barbiere e parrucchiere con la bottega in via Roma a Gattico. Delfina ha poi fatto la casalinga e ho ricevuto molti attestati di affetto che mi hanno commosso. Allora era una società diversa in cui le piccole cose acquisivano senso profondo: scambiarsi ricette, trovarsi durante la spesa o a messa rappresentavano occasioni per socializzare e volersi bene in una piccola comunità. La mamma parlava con piacere con tutti e lasciava ogni volta un buon ricordo. In casa usava il pugno di ferro per trasmetterci valori importanti e il suo carattere si notava ancora negli ultimi mesi quando ci "sgridava" se non era d'accordo su nostre scelte. Si capiva comunque il senso di responsabilità e l'amore verso di noi, amore che ricambiavamo con un sorriso affettuoso. Ci teniamo a ringraziare Rita Zamblera, che ci ha dato una mano in varie occasioni e che è rimasta amica con la mamma per tanti anni. Ed esprimiamo gratitudine anche alla clinica San Carlo di Arona, dove Delfina ha trascorso 12 giorni e il cui personale si è dimostrato affettuoso e preparato».

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