Gaudenzio Nobili da record: è di Fontaneto l'uomo più anziano d'Italia
"Nini" è conosciuto in tutto il paese e nel circondario come lo storico falegname della zona
Gaudenzio Nobili supera tutti i record e diventa di fatto l'uomo più anziano d'Italia. Residente a Fontaneto, l'uomo è nato ben 109 anni e 8 mesi fa.
Gaudenzio Nobili diventa il più anziano d'Italia
Dopo la morte del siciliano Antonino Turturici, che prima di Nobili deteneva il "titolo" di più anziano dello Stivale, lo storico falegname di Fontaneto d'Agogna diventa di fatto il nonno d'Italia. Con i suoi 109 anni e 8 mesi infatti, ha raggiunto un traguardo decisamente difficile da tagliare.
Un personaggio conosciuto e amato
Soprannominato da tutti "Nini", Nobili è nato il 25 gennaio 1912. Fontanetese doc, Gaudenzio lavorò come artigiano falegname dipendente, per poi approdare alla falegnameria comunale di Novara fino alla pensione. Ma l'amore per il lavoro manuale lo coltivò anche a livello hobbistico fino a pochi anni fa.
Una vita estremamente attiva
"Papà – raccontava la figlia Giampaola in una recente intervista in occasione di uno dei suoi recenti compleanni – ha realizzato leggii e soprammobili che si trovano adesso in diverse chiese della zona, in tutte quelle di Fontaneto ma anche al santuario del Santissimo crocifisso di Boca. Fino ai 102 anni, con la padronanza della vista, ideava progetti a cui poi metteva mano in forma artistica; ogni tanto scolpiva anche. Fino ai 101 invece guidò, ma per sua stessa volontà rinunciò alla macchina; negli ultimi anni si è dato alla passione per le camminate. Fin quando le forze lo assistevano, si recava al cimitero a trovare la moglie Carla, con cui convolò a nozze nel 1949 e che mancò nel 2000. Erano periodi difficilissimi dopo la guerra, ma furono una coppia unita e felice; mamma lavorava nella manifattura della Rotondi a Novara, dove ora sorge l'Agenzia delle entrate. Oggi papà, grazie anche all'aiuto di una signora, al pomeriggio riesce a stare un po' con noi e guarda la televisione; sono sorprendenti la sua resistenza e la sua esperienza, la sua è stata una vita molto dura con vigneto e campagna a cui badare dopo il lavoro. E’ un papà sempre premuroso e interessato: leggeva molto di politica, attualità e montagna, altra sua grande passione. Dalla pensione con la mamma ha fatto molti viaggi: Palestina, Grecia, Spagna e Francia; un fratello minore viveva a Marsiglia, lo è andato a trovare più volte. In questi momenti dava sfogo alla sua grande sete di conoscenza e movimento. Tutte le domeniche fino allo scorso anno partecipava alla messa al santuario di Boca; quando ci andava con la mamma, poi salivano in Valsesia".