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Gestione della peste suina: ecco cosa fare e a chi rivolgersi in provincia di Novara

Un vademecum utile per cercare di arginare la malattia che uccide maiali e cinghiali; intanto l'Asl ha aggiornato le Zone di Restrizione

Gestione della peste suina: ecco cosa fare e a chi rivolgersi in provincia di Novara
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Il Servizio Caccia e Pesca della Provincia di Novara ha predisposto un breve vademecum sul comportamento consigliato ai cittadini per collaborare al contenimento della diffusione dei casi di Peste suina africana nel territorio. Qualche consiglio e, soprattutto, i contatti ai quali fare riferimento per chiedere informazioni ed effettuare eventuali segnalazioni.

Gestione della peste suina in provincia di Novara

Nel volantino si precisa che la malattia non colpisce gli umani bensì uccide suini e cinghiali. Laddove incontrassero un cinghiale morto o i suoi resti le persone sono invitate a scattare una foto, memorizzare la posizione del ritrovamento sul cellulare e contattare l'area di "Sanità animale" del Servizio Veterinario dell'Asl NO: per l'area di Novara 0321.374383 o0321.374417 o scrivere a siava.nov@asl.no.it; per Arona 0322.515516 o 0322.516520 o via mail a siava.aro@aslo.no.it.

Aggiornate le zone di restrizione

Inoltre, in seguito all' individuazione, di due focolai nel territorio di Trecate, il dipartimento di prevenzione della Asl di Novara, con Ordinanza n. 04/TF 2024 ha aggiornato le Zone di Restrizione nella provincia di Novara includendo, in quanto ricadenti in Zona di Protezione, alcuni comuni in prossimità di quello trecatese.

 

Occorre quindi rafforzare la sorveglianza passiva, attraverso attivita' di sensibilizzazione della popolazione, in particolar modo degli operatori coinvolti, finalizzata ad incentivare ed incrementare le segnalazioni di ritrovamento carcasse o animali moribondi o coinvolti in incidenti stradali, appartenenti alla specie cinghiale.

Tutti i cinghiali rinvenuti morti vanno testati per PSA in luogo idoneo e smaltiti nel rispetto delle misure di biosicurezza i selvatici morti o moribondi deve segnalarlo immediatamente alle autorità competenti locali (ACL) e deve astenersi dal toccare, manipolare o spostare l’animale, salvo diversa indicazione dell’autorità competente stessa.

Zona I

I seguenti comuni ricadono in “zona di restrizione I”: Barengo, Bellinzago n.se, Briona, Caltignaga, Casaleggio, Casalino, Castellazzo n.se, Granozzo con Monticello, Marano ticino, Mezzomerico, Momo, Nibbiola, Novara a ovest della SS 703 (tangenziale est di Novara), Oleggio, Pombia, San Pietro Mosezzo, Vaprio d’Agogna, Vespolate e Vinzaglio

In questi comuni i capi abbattuti nell’ambito dell’attività venatoria e di controllo devono essere obbligatoriamente testati dal Servizio Veterinario per la ricerca del virus della PSA. Le carcasse dovranno essere destinate alla distruzione o, in caso di esito favorevole, potranno  essere destinate all'autoconsumo o cedute in piccole quantità direttamente al consumatore finale esclusivamente all'interno della stessa zona di restrizione. Il Personale ASL è pertanto disponibile a collaborare affinché le Amministrazioni Comunali coinvolte, di concerto con gli altri Enti in indirizzo, possano individuare un sito/ struttura all’interno della stessa zona di restrizione, da destinare a stazionamento temporaneo delle carcasse in attesa dell’esecuzione del test e del successivo smaltimento attraverso ditte autorizzate.

Le altre forme di caccia, l’attività venatoria e di controllo dei cinghiali devono svolgersi secondo le modalità stabilite. Considerato l’elevato rischio di diffusione del virus legato al “fattore umano”, a seguito di eventuali contatti di materiali contaminati veicolati da trasportatori, operatori del settore agricolo, cacciatori, escursionisti si raccomanda l’adozione di iniziative di sensibilizzazione della popolazione (cartellonistica, comunicazione tramite siti istituzionali e social media) per l’educazione a comportamenti responsabili e l’utilizzo di ogni possibile misura di protezione individuale (cambio di vestiario, calzature ed accurata igiene personale) nello svolgimento di tutte le attività.

Zona III

I seguenti comuni ricadono in “zona di restrizione III”: Borgolavezzaro, Cameri, Cerano, Galliate, Garbagna N.se, Novara ad est della S.S. 703 (tangenziale est di Novara), Romentino, Sozzago, Terdobbiate, Tornaco e Trecate.

Nelle “zone soggette a restrizione III” sono vietate l’attività venatoria nei confronti della specie cinghiale e l’attività venatoria collettiva (con più di tre operatori) di qualunque tipo. L’attività di depopolamento e di controllo faunistico devono avvenire secondo quanto previsto dal Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali e azioni strategiche 2023-2028.

Le attività all’aperto svolte nelle aree agricole e naturali, anche di svago, di cui all’allegato 2 dell’Ordinanza, con presenza di un numero superiore a 20 persone, devono essere preventivamente autorizzate dal comune, previo parere del Servizio Veterinario e comunicazione al Commissario Straordinario alla PSA.

I comuni devono affiggere apposita segnaletica di avviso di accesso in “zona di restrizione III” su ogni strada di ingresso alla zona e all’ingresso dei centri abitati. I segnali devono essere in materiale resistente, ben visibili per colori e dimensioni, riportare almeno le principali informazioni sulla malattia, i divieti e i comportamenti corretti da tenere.

Ogni movimentazione di suini detenuti, prodotti e sottoprodotti di origine suina all’interno e a di fuori della zona deve essere preventivamente autorizzato dal Servizio Veterinario.

A QUESTO LINK il documento dell'Asl con le zone di restrizione e tutte le indicazioni da seguire.

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