Gestione rifiuti: il Piemonte verso il recupero quasi totale dei materiali raccolti con la differenziata
I rifiuti differenziati sono e saranno le nuove miniere di materiali, con grande risparmio economico per i cittadini
Approvato dal Consiglio il Piano Regionale di gestione dei rifiuti: si tratta di un piano fondamentale per potenziare tutte le filiere dell’economia circolare nell’ottica dell’efficienza, dell’autonomia e della sostenibilità ambientale.
L’approvazione di ieri, 9 maggio 2023, conclude un lungo lavoro avviato nel marzo del 2021 basato sulle indicazioni della Giunta e delle osservazioni che sono state presentate.
Obiettivi nazionali ed europei
Il presidente della Regione esprime soddisfazione per l’approvazione del piano che ha una prospettiva di medio-lungo termine, fino al 2035, con il raggiungimento di step intermedi previsti per il 2025 e il 2030 e prende in considerazione gli obiettivi nazionali ed europei da raggiungere soprattutto in tema di prevenzione della produzione di rifiuti, di raccolta differenziata, di riciclo e di riduzione del ricorso alla discarica.
Per l’assessore regionale all’Ambiente, con l’approvazione di questo piano si mette in salvaguardia la gestione interna dei rifiuti urbani. È un piano fondamentale per potenziare tutte le filiere dell’economia circolare nell’ottica dell’efficienza, dell’autonomia e della sostenibilità ambientale.
Rifiuti come miniere di materiali recuperabili
Questi obiettivi e queste sfide porteranno il Piemonte ad essere una delle regioni più virtuose d'Italia e d'Europa, attraverso il recupero di quasi la totalità dei materiali provenienti dai rifiuti prodotti. I rifiuti differenziati sono e saranno le nuove miniere di materiali, con grande risparmio economico per i cittadini ma anche un grande beneficio ambientale, azzerando praticamente l'uso delle discariche.
Fra le azioni previste dal piano dunque la contrazione graduale della produzione totale di rifiuti, l’estensione della modalità della tariffa puntuale (il sistema di calcolo dei rifiuti prodotti dal singolo cittadino o comunque da una singola utenza domestica e non domestica, che consente di determinare una tariffa proporzionale all’utilizzo del servizio di raccolta), il progressivo miglioramento dei servizi di raccolta estendendo quella domiciliare, il cosiddetto “porta a porta”, la promozione del compostaggio domestico con l’obiettivo di portare a 110 kg/anno pro capite la raccolta della frazione organica.
Per il fabbisogno residuo di trattamento della frazione indifferenziata non ulteriormente riciclabile il piano prevede il ricorso al recupero energetico.
Gli step fissati dal piano regionale
Gli step fissati dal piano regionale prevedono: per la percentuale di raccolta differenziata il raggiungimento del 70% al 2025, del 75% al 2030 e dell’82% al 2035.
Per quanto riguarda la produzione pro capite annua di rifiuti indifferenziati (quota attualmente attestata su 159 chilogrammi) gli obiettivi sono 126 chilogrammi al 2025, 100 chilogrammi al 2030 e inferiore a 90 chilogrammi al 2035. A questi si aggiunge l’obiettivo di produzione totale (differenziato e indifferenziato) pro capite di 448 chilogrammi al 2035.
Per quanto riguarda la percentuale di conferimento di rifiuti in discarica, l’obiettivo finale è di scendere al di sotto del 5% nel 2035.