Novara

Gli anziani della Casa di giorno diventano "maestri" alla primaria Bazzoni

Un ponte tra generazioni che porta gli ultraottantenni tra i banchi di una prima elementare ad insegnare il corsivo

Gli anziani della Casa di giorno diventano "maestri" alla primaria Bazzoni
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Si intitola "I maestri d’argento: gli alunni di ieri per gli studenti di oggi", il progetto svolto in collaborazione tra alcuni ospiti della Casa di Giorno Don Aldo Mercoli (tra cui tre 92enni) e la 1° A della Scuola Primaria Bazzoni.

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Il progetto

L'iniziativa vuole creare, attraverso l’acquisizione delle tecniche di bella scrittura, un ponte didattico, educazionale e civico, tra le generazioni passate e quelle contemporanee.

"La classe Cooperativa Alfabit - spiegano dalla Casa di Giorno - è una classe interamente strutturata sul cooperative learning che introduce, sin dalla classe prima, l’apprendimento della scrittura sulla tastiera di un pc parallelamente all’apprendimento della scrittura su carta. Questo permette ai bambini di acquisire, nei cinque anni, una duplice abilità, certamente utile sia nel mondo esterno alla scuola che in un futuro ambiente lavorativo. Fondamentale, per entrambe le forme di scrittura, è il saper scrivere bene".

La "bella scrittura"

"Agli inizi degli anni ‘60 - proseguono dalla Don Mercoli - con l’invenzione delle penne a sfera che rendevano la scrittura più veloce e, di conseguenza meno precisa, dal documento di valutazione è stato eliminato il voto di calligrafia 'bella scrittura'. Se da un lato questa scelta ha favorito una scrittura più veloce e quindi più funzionale alla gestione delle tempistiche relative alle nuove richieste didattiche, dall’altra ha sicuramente distolto l’attenzione sulla capacità di un bambino del saper scrivere utilizzando una grafia esteticamente gradevole".

"Stimolare la memoria e creare legami"

"Quando i nonni sono assorbiti da attività con dei bambini - spiega la direttrice Valentina Piantanida - quando raccontano una storia, cantano e ridono con loro, può capitare di scoprire che sappiano fare una gran quantità di cose che avevano dimenticato. Sono rilassati, tolleranti, creativi, fantasiosi e complici; è un'occasione per riscoprire il bambino interiore e per rivivere la propria infanzia stimolando la memoria a lungo termine e condividendo il sapore dei ricordi".

"Favorire l'incontro tra i bambini e gli anziani in un progetto didattico di insegnamento della scrittura in corsivo è un'occasione unica per creare legami intergenerazionali significativi - aggiunge la docente Kosmè De Maria - Questa collaborazione non solo promuove lo sviluppo delle competenze di scrittura, ma anche la condivisione di esperienze, contribuendo a un ambiente educativo inclusivo e arricchente per entrambi i gruppi.”

La parola ai "maestri d'argento"

Teresa Montironi, 84 anni racconta così l'esperienza alla primaria Bazzoni: "Mi sono stupita dell’interesse, della curiosità e dell’attenzione da parte di bambini così piccoli e felice di poter prendere parte a questo progetto che mi permette di accarezzare loro e i miei ricordi".

"Un’esperienza positiva per noi anziani e per i bambini - conferma la 92enne Angela Valtorta - che hanno accolto nonni decisamente più vecchi dei loro. Complimenti alle maestre che stanno impostando un buon lavoro educativo che ho potuto riscontrare nell’attenzione prestata dai piccoli e nella multietnicità della classe che personalmente reputo una grande risorsa”.

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