Nuovo anno scolastico

Gli auguri della Diocesi agli studenti novaresi: “Donare, donarsi, affidarsi”

Il direttore Usellini: “Con uno slancio fatto di speranza, di cambiamento. Di sguardo lontano”

Gli auguri della Diocesi agli studenti novaresi: “Donare, donarsi, affidarsi”
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È suonata la campanella: è tempo di ritornare dietro ai banchi per imparare cose nuove, ritrovare i “vecchi” compagni di classe e, magari, conoscerne nuovi. In questi giorni riprendono le lezioni nelle scuole della diocesi di Novara.

La dedica del Direttore dell’Ufficio scuola diocesano

Il direttore dell’Ufficio scuola diocesano, Paolo Usellini, ha voluto dedicare un pensiero agli insegnanti di religione, ai dirigenti, alle famiglie, ai ragazzi e a tutto il mondo della scuola. "Carissimi - così inizia la dedica del Direttore - “in questi giorni siamo tornati a scuola per preparare l’accoglienza dei nostri studenti e stanno riprendendo le lezioni di un nuovo anno che inizia, per chi dirige, per chi insegna, per le famiglie e per i ragazzi. Per chi entra a scuola per l’ultimo anno di corso o chi vive l’emozione del primo giorno. Con uno slancio fatto di speranza, di cambiamento. Di sguardo lontano.”

Parole di augurio a tutti: “Donare, donarsi, affidarsi”

Con questa dedica, Usellini continua, invitando tutti alla riflessione su tre parole importanti, quelle che potrebbero essere di augurio a tutti, in particolare agli insegnanti ed agli studenti: Donare, donarsi e affidarsi.
“Donare: dedicarsi completamente. Soprattutto a coloro che fanno più fatica. Accompagnandoli in un cammino, gioendo con lui per i risultati raggiunti. Donarsi come forma di esperienza: che rende straordinaria la quotidianità e risponde alla domanda di felicità dei nostri studenti, ma anche di noi stessi. In una dinamica che è generativa. Dono che è autentico solo quando è fondato su una relazione che lo precede.
Ma tutto ciò non può davvero giungere a compimento senza l’affidarsi. Chiediamo aiuto ai latini: confido. Che splendido termine. Sa di umano e di divino. “Confido in Te”. O, meglio: “Io e te confidiamo in Lui”. Non solo nel momento di scoramento, di sfiducia, di difficoltà. “Confido” che ogni istante di questo cammino sia benedetto dall’Alto. È anche pedagogico l’affidarsi. Ci fa capire che per quell’allievo, per quella famiglia, per quel contesto… tutto ciò che facciamo di umano non basta. Da soli, non possiamo fare nulla. E noi, soli, non lo siamo mai. Grazie a Lui. A tutti voi un buon inizio di anno scolastico.”

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