Il caso

I bar dello Sporting restano chiusi: ecco perché

Ma i gestori non ci stanno: "Abbiamo agito legittimamente, confrontandoci sempre con il Settore Sport, siamo sereni"

I bar dello Sporting restano chiusi: ecco perché
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I bar all’interno del centro sportivo comunale del Terdoppio a Novara devono rimanere chiusi. Lo stabilisce un provvedimento firmato giovedì 31 ottobre 2024 dai dirigenti incaricati del settore commercio Claudia Conforti e del settore sport Elisabetta Rossi.

A ricostruire tutta la vicenda è il Corriere di Novara.

I bar dello Sporting restano chiusi

Copia del documento è già stato recapitato in via formale al legale rappresentante del raggruppamento composto da Sportway e da Csi Rizzotaglia che si era aggiudicato il servizio di gestione in sicurezza ed efficienza dell’impianto e che aveva sub-affidato alla cooperativa Silvabella – l’impressa sociale di Mortara che già si occupa della piscina scoperta di via Solferino – l’esercizio delle attività di somministrazione.

Il provvedimento contesta la carenza di un presupposto fondamentale: Sportway non ha adempiuto all’obbligo previsto dall’articolo 25 del capitolato d’appalto secondo il quale la decisione di affidare a terzi la gestione di servizi di somministrazione è possibile, ma è subordinata ad una comunicazione preventiva al Comune, che non c’è mai stata.

Un dato di fatto, che era emerso già nella seduta della quarta commissione consiliare dello scorso lunedì 28 ottobre

Pochi giorni prima, lo stesso dirigente del settore sport, Santacroce (che risulta assente dal servizio dal 30 ottobre) si era occupato in modo specifico della questione.

Il 22 ottobre l’ufficio Commercio, ricevuta una richiesta di Scia da parte della cooperativa Silvabella per l’apertura dell’attività di somministrazione all’interno dell’Arena dell’ex Sporting, chiedeva all’ufficio sport “se gli stessi abbiano effettivamente titolo ad effettuare l'attività”. Santacroce il 24 ottobre rispondeva che “ad oggi non è pervenuta alcuna comunicazione o documentazione formale, presso l'Ufficio Sport, relativa alla volontà di affidare il servizio bar (…) dell'impianto sportivo Terdoppio a soggetto terzo. Pertanto non risulta adempiuto l'obbligo contrattuale contenuto nel capitolato d'appalto e conseguentemente non risulta autorizzabile l'apertura del bar”.

L'intervento della polizia locale il 30

C’è ancora, però, un elemento “di cronaca”. Mercoledì 30 ottobre, nonostante che la dirigente facente funzioni Elisabetta Rossi avesse anticipato la decisione di non accogliere la domanda di Scia ed avesse espressamente chiesto di non aprire il bar, in occasione della partita della Igor Volley contro Roma, il bar era funzionante. Nel corso della serata però, una pattuglia di agenti della polizia locale, inviata dal Comando su richiesta della dirigente dell’ufficio sport, ha imposto la chiusura.

Servirà una soluzione ponte in attesa della nuova gara

Anche su questo aspetto, solo apparentemente secondario, l’amministrazione comunale dovrà ristabilire chiarezza e trasparenza. Problema da risolvere accanto a quello più generale della nuova gara per la gestione di gestione in sicurezza ed efficienza dell’impianto: Sportway e Csi sono stati al momento incaricati di tenere aperto l’impianto fino al 15 dicembre. Ma posto che per indire la nuova gara europea i tempi tecnici non saranno brevissimi, dovrà essere necessariamente individuata una soluzione “ponte” per garantire l’apertura al pubblico.

Parlano i gestori

Le accuse? Sono “gravi e infondate” e si tratta di “Insinuazioni che spostano l'attenzione dai dati positivi e dai fatti rilevanti leganti all'andamento della gestione del centro sportivo novarese”.

Mentre dal Comune di Novara partiva la comunicazione del provvedimento di sospensione di ogni attività di somministrazione al centro sportivo del Terdoppio, il raggruppamento composto da Sportway Ets e l’Asd Polisportiva Csi Rizzottaglia, che fino al 15 dicembre gestisce il centro sportivo in affidamento diretto nell'attesa della nuova gara di assegnazione, e la Cooperativa Silvabella hanno diffuso ai media una nota a commento dei fatti.

“Le informazioni circolate sono assolutamente fuorvianti” dice Carlo Bonanno, presidente della Cooperativa Silvabella, mentre Alex Chichi presidente di Sportway Ets si dice “molto sorpreso della situazione” e ricorda che “dopo aver vinto il bando di assegnazione grazie al nostro progetto di sviluppo e miglioramento della struttura, dopo esserci messi con serietà al servizio dell'amministrazione in tempi ristrettissimi per permettere la riuscita dell'evento dei Mondiali, dopo aver garantito la continuità della piscina, nonostante il passaggio di consegne lacunoso da parte della società uscente, l’Amministrazione ha annullato in autotutela l’aggiudicazione per questioni che non dipendono da noi. Pur nella necessità di gestire in tempi brevi l’impianto in vista dei mondiali di hokey abbiamo agito legittimamente, confrontandoci sempre con il Settore Sport con cui siamo stati sempre in assiduo contatto per riuscire a rispettare le tempistiche proibitive dettate dalla concomitanza dei Mondiali”. Chichi parla di “soddisfazione crescente degli utenti” e conclude: “di certo non ci fermeremo, sereni della correttezza del nostro operato”.

Ma per ora, almeno i bar, saranno costretti a fermarsi.

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