La mobilitazione

I carpignanesi dichiarano guerra a degrado e inciviltà

Grande partecipazione agli incontri pubblici promossi dall'amministrazione

I carpignanesi dichiarano guerra a degrado e inciviltà
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«I cittadini devono prendere coraggio e denunciare. Oramai non conta più dire, bisogna anche agire perché queste persone stanno facendo grandi disastri». Non fa giri di parole il sindaco di Carpignano Sesia Giuseppe Maio: il Comune riversa in uno stato di grande degrado a causa di atti di vandalismo e si contano orma i mesi. Lo racconta il settimanale NovaraOggi.

Grande partecipazione alla serata pubblica

Al momento alcuna soluzione è andata a buon fine, compresi alcuni momenti organizzati appositamente per provare a “recuperare” queste persone, giovani soprattutto. È stata molto partecipata la serata che si è svolta lo scorso 6 aprile in sala consigliare con la presenza della polizia locale e dei carabinieri del comando di Fara Novarese, presente il maresciallo della caserma Orlando Macrì

Le gomme tagliate

«Da settimane c’è chi si diverte a tagliare le gomme delle auto e non succede solo a Carpignano, il fenomeno si sta espandendo, - dice il sindaco - le risorse sono risicate, ma abbiamo creato un sistema di rete con le forze dell’ordine, le guardie prefettizie e la questura, tutti sono stati informati. Queste serate sono proprio figlie di un ampio progetto. Il problema è vasto e la collaborazione è fondamentale per evitare future iniziative popolari».

Dallo scorso primo gennaio l’Unione della bassa Sesia è arrivata a contare otto Comuni, oltre a Carpignano ci sono Lenta, Arborio, Sizzano, Sillavengo, Castellazzo, Casaleggio e Landiona.

«Tutti dobbiamo riappropriarci del nostro paese, le persone devono tornare a uscire, a non avere paura, perché solo un paese frequentato tiene lontane certe situazioni»; Maio si preoccupa soprattutto del paese e delle sue vie.

Lo spaccio nei boschi

Altro è ciò che riguarda i boschi: «Quello dello spaccio è un problema noto e che si combatte da tempo. Abbiamo aumentato anche il sistema di telecamere per provare a contrastare il fenomeno. Eliminarlo del tutto è difficile, ma vogliamo combatterlo. Insieme possiamo farcela. Un grazie speciale ai cittadini che ci credono e alle forze dell’ordine, al colonnello Di Bernardo che ha dato prova di grande vicinanza».

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