Il caso

I commercianti di via Novara a Romagnano si fanno da soli le strisce pedonali

«Stanchi di rischiare e far correre rischi ai nostri clienti»

I commercianti di via Novara a Romagnano si fanno da soli le strisce pedonali
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«Stanchi di rischiare e far correre rischi ai nostri clienti». Ma per qualcuno serve il semaforo.

Le strisce pedonali in via Novara

I commercianti di via Novara, l’arteria commerciale di Romagnano, erano stufi far rischiare la vita ai propri clienti (e la propria). E così, con il parere positivo dell’Anas, nei giorni scorsi hanno realizzato di tasca propria delle strisce pedonali. Il passaggio si trova dopo la terza rotonda del rettilineo, partendo dal paese. Lo riportano i colleghi di notiziaoggi.it

Quel tratto di strada è caratterizzato da un traffico piuttosto intenso e veloce, tanto che già era stata apposta la doppia striscia continua per impedire (spesso invano) l’attraversamento della carreggiata da parte dei veicoli che, fermandosi in centro strada, costituivano un intoppo e un pericolo.

Critiche da automobilisti e pedoni

La richiesta dell’attraversamento pedonale era arrivata da alcuni degli esercenti di quell’area, per agevolare gli spostamenti da un lato all’altro della strada dei propri clienti.

Ma per la loro posizione, le nuove strisce pedonali non sono state ben accolte da tutti: alcuni automobilisti lamentano che il traffico, già congestionato in certe ore di punta, subirà ulteriori rallentamenti, mentre i pedoni avanzano l’ipotesi che la larghezza della carreggiata da attraversare e la vicinanza alla rotonda possa costituire comunque un notevole pericolo.

Tanto che qualche cittadino sui social suggerisce di adottare anche una semaforo a chiamata.

“Quando si fa qualcosa, impossibile accontentare tutti”

Pur non avendo competenza sulla strada provinciale, il sindaco di Romagnano Alessandro Carini spiega: «Già tempo fa i responsabili delle aziende di quel tratto stradale si erano rivolti a noi, perché si erano resi conto che la gente attraversava per passare da un lato all’altro della strada, in quel punto pericolosa».

«Le autorizzazioni dovevano però essere concesse dall’Anas. Ottenuti i permessi, le aziende si sono incaricate di pagare di tasca propria i lavori per la realizzazione delle strisce. Quanto alle critiche, si sa, ci saranno sempre. Nessuna decisione accontenta tutti».

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