I primi 100 anni di Antonia, una delle quattro "ragazze oleggesi" del 1923
Prima giovane mondina, poi moglie e madre di tre figli, oggi è ancora autonoma: cucina, riordina e non rinuncia al suo caffè
Lo scorso 16 settembre 2023 Antonia Ingnignoli in Bellotti ha compiuto la bellezza di 100 anni, lei una delle quattro “ragazze” del 1923 che sono state festeggiate a a Oleggio nel mese di giugno in occasione della leva.
Nella foto con il sindaco Andrea Baldassini.
L'ha intervistata il settimanale NovaraOggi.
I festeggiamenti
«Di segreti? Io non ne ho. È il destino e bisogna essere buoni». Apre lei la porta di casa, sorridente, chiacchiera seduta sul divano. «Due però sono più grandi, - dice Antonia ricordando le amiche che hanno già festeggiato i 100 anni - come ho festeggiato? Siamo andati tutti insieme a mangiare, qua in centro città, eravamo circa 30, siamo tanti, e poi abbiamo mangiato la torta sotto casa, nel cortiletto. Si faticava quasi a entrare in casa mia talmente tanti fiori ho ricevuto» racconta.
Giovane mondina
Antonia ci tiene a precisare: «Io sono di Mezzomerico, che il posto che preferisco perché è dove sono nata, era bello e in famiglia si andava d’accordo, - racconta - ho poi sposato Giovanni nel 1949 e abbiamo abitato al Motto Grizza, dove avevamo cascina e terreni».
Sono i ricordi più lontani che affiorano alla mente: «Allora si concludevano gli studi con la quinta elementare, io ho poi fatto la mondina e mi ricordo che si faticava tanto con il riso come ricompensa. I giovani di oggi invece sono tutti fortunati, hanno un sacco di agi a differenza nostra».
La famiglia
Antonia e Giovanni hanno avuto tre figli, Elena, Pierangelo e Ivana e a oggi la neo centenaria conta cinque nipoti e cinque pronipoti. Tra i vari ricordi anche le grandi quantità di paniscia cucinate, «venivano tutti qui a mangiarla e qualcuno la portava via per farla arrostire. Adesso? No non la cucino più».
Autonoma e vitale
Perfettamente autonoma, Antonia alla mattina, «ma solo quando è bel tempo, - precisa - esco, faccio il mio giro, bevo il caffè, ogni tanto vado ai giardini. Frequento tutti quei posti dove c’è poca confusione. Faccio quasi tutto io, cucino e sistemo la mia casa. E mangio normale, la pasta, la carne, il gorgonzola, anche il caffè, che dicono non faccia tanto bene, io lo bevo anche la sera e dormo perfettamente!».
Gli auguri ad Antonia sono arrivati da tante persone, dall’amministrazione comunale e anche da tanti negozi della città che l’hanno omaggiata.