Cosa fare

Ifantria americana nelle aree verdi del territorio novarese: "E' innocua"

L’assessore Franzoni assicura: “Innocue sia per gli umani sia per gli animali”

Ifantria americana nelle aree verdi del territorio novarese: "E' innocua"
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Anche a Novara, come in tante altre città e comuni del territorio e del Piemonte, si sta registrando la presenza di Ifantria americana (Hyphantria cunea) nelle aree verdi, sia private che pubbliche. Si tratta della prevista seconda generazione dell'insetto che nella fase adulta si trasforma in una falena di colore bianco.

L'intervento dell’assessore sulla questione

L' assessore all’Ambiente e al Verde Pubblico Elisabetta Franzoni fa chiarezza sulla presenza di questi insetti, per rassicurare la cittadinanza: “Non si tratta di processionaria, le larve oggi presenti non sono urticanti e risultano innocue sia per le persone che per gli animali”. - Continua l’assessore - “Certamente la presenza dell'insetto non è gradevole alla vista, ma non pregiudica l'utilizzo delle aree, in considerazione del fatto che si tratta di un insetto ormai diffuso, che terminerà il suo naturale ciclo nel giro di qualche settimana e che non è assolutamente pericoloso per la salute umana; Non abbiamo effettuato trattamenti chimici che invece sarebbero stati certamente più dannosi per la salute dei cittadini e degli animali domestici d'affezione. Provvederemo comunque a tenere sotto controllo le aree verdi in modo da ridurre quanto più possibile la presenza del parassita”.

L’osservazione di questi insetti e le previsioni di sviluppo

Dall'osservazione del comportamento di questi insetti è emerso che l’Ifantria defoglia alcuni alberi, lasciandone intatti altri. Predilige ad esempio Aceri negundi, Gelsi e Salici, ma può nutrirsi di una larga varietà di latifoglie (mentre la processionaria si sviluppa solo sulle conifere).
Questa seconda generazione vedrà ancora una attività di defogliazione e di mobilità delle larve fino a circa la seconda metà di settembre, periodo in cui inizia il processo di svernamento che avviene come crisalide al suolo o negli anfratti delle cortecce. Le previsioni di sviluppo della popolazione sono fortemente sensibili rispetto all'andamento climatico: ad esempio piogge o caldo anomalo possono far mutare la durata del ciclo biologico.

Cosa fare

Dunque, cosa si può fare per proteggersi, proteggere la vegetazione del proprio giardino o, quantomeno, ridurne la presenza? Il comune informa che i privati, per ridurre la presenza di insetti svernanti, possono posizionare paglia o cartone ondulato attorno al tronco degli alberi infestati.

 

Commenti
Paolo Masotti

Spruzzando del bacillus turingensis si risolve il problema dell ifantria.

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