Il Comitato per Malpensa ottiene una risposta dal Ministro

Alla fine dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è arrivata la risposta che i Comitati nati per governare lo sviluppo di Malpensa aspettavano.

La risposta

Nello specifico, dopo l’episodio dello scorso 9 luglio, quando un aereo in decollo da Malpensa aveva “strisciato” con la coda sulla pista prima di prendere il volo ed era riatterrato in emergenza nello scalo lombardo dopo aver rilasciato nell’aria, sopra ai cieli di Santhià, una grande quantità di carburante, l’Unione dei Comitati dell’Alta Valle del Ticino aveva inoltrato una precisa richiesta a Roma. Al Ministero si chiedeva di svolgere le “indagini del caso”, supponendo che nell’aria fossero state scaricate circa 70/80 tonnellate di carburante, e di informare i cittadini che vivono sotto a queste rotte dei risultati ottenuti. La questione è particolarmente interessante anche per tutta la zona dell’Ovest Ticino, dove recentemente è aumentato il numero dei sorvoli, e dove, nell’Unione dei Comitati, insieme ai gruppi di Coarezza, Golasecca e Lonate Pozzolo, si impegnano per la trasparenza nei confronti dei residenti anche i membri del Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l’aeroporto di Malpensa.

La risposta ufficiale dal Ministero presieduto da Gilberto Pichetto Fratin è arrivata lo scorso 31 luglio. In essa il Ministero chiede alla Prefettura di Vercelli, alla Regione, alla Provincia di Vercelli, ad Arpa e all’Ispra di «trasmettere ogni documentazione ed informazione ai fini dell’eventuale avvio del procedimento istruttorio, in ambito SNPA, per la valutazione circa la sussistenza di profili di danno o minaccia di danno ambientale».

«Oggi - commentano dall’Unione dei Comitati - possiamo comunicare che la nostra richiesta non è stata ignorata ed abbiamo ricevuto dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica la risposta che alleghiamo. Siamo speranzosi che luce venga fatta su quanto accaduto».