L'attacco della Lucarelli

Il dentista del braccio finto in tv: "Per l'intervista pagato 5mila euro"

Lo sottintende, il giorno dopo la messa in onda, la giornalista Selvaggia Lucarelli.

Il dentista del braccio finto in tv: "Per l'intervista pagato 5mila euro"
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Soldi in cambio di un’intervista? Non ci sarebbe nulla di nuovo: nel mondo della televisione e dell’audience le esclusive si pagano. A volte sì, a volte no. In ogni caso l’oggetto del contendere è oggi la comparsata da protagonista del dentista biellese Russo mercoledì sera a “Non è l’Arena” del biellese Massimo Giletti (vedi a lato) che ha registrato un’impennata negli ascolti a 1.091.000 spettatori per il 6,6% di share (dati Auditel).

Il dentista pagato

Ma Giletti, ovvero La7, ha pagato o no per questa esclusiva con un No vax? Lo sottintende, il giorno dopo la messa in onda, la giornalista Selvaggia Lucarelli "Attraverso un amico di Biella - ha scritto in sintesi - ho contattato l’avvocato di Russo per chiedergli un’intervista e lui mi ha detto che aveva un impegno in esclusiva con Giletti e che per questo impegno aveva ricevuto un’indennità.".

Ecco il post integrale della Lucarelli

Alla luce delle cose dette da Massimo Giletti l’altra sera su miei presunti tentativi di intervistare il genio andato a vaccinarsi col braccio di silicone (con commento di Telese “se lo facciamo noi non va bene, se lo fa lei sì!”) mi tocca chiarire un paio di cose di non poco conto.
Ci tengo a tracciare una linea di demarcazione fosforescente tra il metodo di Giletti e il mio nonché quello di altri Giornalisti.
Prima cosa: io non ho mai pensato di cercare questo tizio. La scorsa settimana stata contattata da una conoscenza comune di Biella che non sentivo da tempo, la quale mi dice che se voglio mi dá il numero dell’avvocato del genio.
Io dico ok e chiamo questo avvocato (ho riascoltato la telefonata di 7 minuti per essere precisa).
Gli chiedo “come sta il suo assistito?” e lui, senza manco farmi dire altro, premette che mi sta parlando ma per il suo assistito ha chiuso un’esclusiva con Giletti perché “ha scelto una sede istituzionale in cui avrà modo di avere il giusto contesto per esporre la sua versione dei fatti”. Io rispondo “Giletti sede istituzionale fa un po’ sorridere”. A quel punto lui aggiunge: “Ma guardi dopo Giletti è assolutamente disponibile a rilasciarle un’intervista, siamo disponibili”. Io: “No grazie, credo che non sia il caso di fargli dire altro oltre quello che dirà lì”.
Poi il discorso va a finire sull’incubo che sta vivendo il suo assistito braccato fin sotto casa, io gli dico che se ha la gente sotto casa forse non dovrebbe andare in tv e rendersi ancora più riconoscibile, lui farfuglia che ci va perché deve chiarire, io rispondo che ci va anche perché pagato altrimenti parlerebbe con un semplice giornale, lui dice che ancora non ha chiuso da un punto di vista economico ma che quel programma (Giletti) fa molti soldi ed è giusto che guadagni anche il suo assistito.
Ieri a “Dritto e rovescio” hanno fatto ascoltare una telefonata dello stesso avvocato che parla di 5000 euro di compenso circa per ospitate/interviste, quindi più o meno sarà quello avuto da Giletti.
E qui velo pietoso.
Dunque, per concludere, l’intervista mi è stata proposta. Ho detto no. Avrei detto sì (come tutti i colleghi suppongo) se fossi stata la prima, solo per il mio giornale, solo se gratis. Di far diventare questo tizio una star non me ne fregava e non me ne frega nulla.
L’idea che questa gente faccia il giro delle tv e sia pagata mi fa orrore. L’idea che un tizio che cerca di truffare lo stato, con un gesto idiota e irrispettoso, venga premiato con tre stipendi di un operaio mi fa pena. E consiglio a Giletti di informarsi meglio sull’operato degli altri giornalisti. E non dico di riflettere sul suo in tema di Covid e vaccini, perché mi pare evidente che sul quel fronte si parli ormai di reazioni avverse, ma al giornalismo.
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