Il festival Un paese a sei corde pianta 32 alberi nel Parco Nord di Milano per compensare la CO2
Gil alberi piantati assorbiranno la stessa quantità di CO2 prodotta durante il festival.
Un paese a sei corde, il festival musicale itinerante nato sul lago d'Orta, per compensare le emissioni di CO2 ha piantato 32 alberi nel parco Nord di Milano.
Un paese a sei corde ha piantato 32 alberi per compensare le emissioni di CO2
Dopo la sensibilizzazione sulla necessità di produrre meno rifiuti possibile, attuata nel corso delle edizioni passate della rassegna musicale itinerante «Un paese a sei corde», quest’anno la coscienza ambientale ha avuto un passaggio successivo. Sulla scorta delle ultime scoperte e sulle avanguardie tecnologiche, si è calcolata la produzione di CO2 dei concerti della rassegna e si è contribuito a riequilibrare quelle emissioni nocive in atmosfera piantando degli alberi, che andranno ad assorbire la stessa quantità di anidride carbonica emessa per i concerti. «Trasporti, ospitalità e consumo di energia elettrica - fanno sapere gli organizzatori dei concerti itineranti - incidono fortemente sulla “impronta di carbonio” della rassegna.
L'adesione alla proposta di MakEGreen
Per ridurla, quindi, Un Paese a Sei Corde ha aderito alla proposta rivolta agli organizzatori di eventi “MakEGreen” di Rete Clima, azienda specializzata del settore, che ha quantificato l’impronta climatica di 4 concerti della stagione 2021 stimandone il valore delle emissioni, e ne ha poi aumentato la sostenibilità tramite la successiva piantagione di alberi. La prima fase è stata la mappatura dell’impronta climatica, che ha permesso di identificare le attività climaticamente più impattanti all’interno dei 4 concerti selezionati, al fine di poterle gestire riducendone l’impronta di carbonio. Si è stimato che ognuno dei concerti, in media, emetta 400 kg di CO2. Nella seconda fase è stato calcolato il necessario numero di alberi che, nel corso della loro crescita, contribuiranno a riassorbire parte di queste emissioni di CO2 e di gas serra generati durante i 4 eventi, aumentandone quindi il livello di sostenibilità ambientale e climatica. La fase finale è stata, quindi, quella della piantumazione di 32 alberi, cioè una media di 8 per evento, nel Parco Nord di Milano, nell’ambito del Protocollo Forestazione Italiana® di Rete Clima, il loro più grande progetto forestale nazionale».
L'evento di riforestazione al Parco Nord di Milano del 15 ottobre
Così lo staff di Un paese a sei corde venerdì 15 ottobre, assieme ad altre aziende che hanno aderito al progetto, ha preso parte all’evento di riforestazione: «Gli alberi - spiegano - vengono piantati ancora “giovani” in quanto è più semplice in questo modo che si adattino alle condizioni climatiche e del terreno che li ospiterà. La tipologia di bosco oggetto di questa forestazione è il querco carpineto, una tipica vegetazione caratterizzante il paesaggio della Pianura Padana in epoca preistorica costituita da querce, tigli, olmi, carpini bianchi, frassini, aceri. Il disboscamento, i ripetuti tagli, il pascolamento, portarono ad un progressivo cambiamento dei caratteri originali di queste foreste, la bonifica idraulica inflisse poi il colpo di grazia alle ultime superfici boschive. I querco-carpineti, per il valore naturalistico che assumono, essendo tra gli ecosistemi più ricchi di vita, e per la frammentazione che hanno subito in tutta Europa, sono considerati dalla comunità europea tra le più importanti formazioni vegetali da tutelare, annoverati dalla Direttiva Habitat quali habitat di importanza comunitaria».
Ecco come viene calcolata la "carbon footprint"
La Carbon Footprint (letteralmente impronta di carbonio) è un parametro che viene utilizzato per stimare la quantità di emissioni di gas ad effetto serra generate lungo il ciclo di vita di un prodotto/servizio/evento, per determinarne l’impatto ambientale. Il calcolo ha lo scopo di procedere poi con azioni che riducano, o compensino, queste emissioni. In genere si esprimono in tonnellate di CO2 equivalente. Secondo le indicazioni del Protocollo di Kyoto, i gas serra che devono essere presi in considerazione sono: anidride carbonica (CO2, da cui il nome "carbon footprint"), metano, monossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafloruro di zolfo. Rete Clima APS è un ente no-profit nell’ambito della sostenibilità e del contrasto al cambiamento climatico. Concretamente questi obiettivi vengono perseguiti mediante la realizzazione di attività di carbon footprint (calcolo dell’impronta di carbonio di prodotto, eventi, Aziende), successive azioni di riduzione e compensazione forestale nazionale di CO2, divulgazione ambientale, realizzazione di piani di sostenibilità urbana nei Comuni.