Approfondimento

Il futuro del castello di Novara tra novità e incertezze

Nel nuovo piano una mostra d'arte contemporanea nel 2025, l’assunzione di un tirocinante e l'apertura, forse in primavera, del Museo Archeologico

Il futuro del castello di Novara tra novità e incertezze
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Un Piano di valorizzazione che vuole consolidare la posizione del Castello quale polo culturale di riferimento cittadino, quale centro didattico e che vuole introdurlo in contesti nazionali e internazionali.

Lo racconta il settimanale NovaraOggi

Il nuovo piano approvato in consiglio

Presentato in Commissione lunedì 11 dicembre, è stato approvato dal consiglio comunale il 14.

A luglio era già stato presentato un piano che aveva suscitato polemiche e rimostranze (portate al prefetto) da parte della minoranza, in questa fase le domande si sono concentrate sulla sostenibilità economica del pieno stesso e sulle criticità della gestione. Dal 2 agosto il bene (cioè il Castello) è stato conferito alla Fondazione, come ha rammentato l’assessore Luca Piantanida, e questo comporta una diversa gestione delle utenze: finora sono state pagate dal Comune, ora passeranno in capo alla Fondazione.

«Ci sono novità significative in questo piano - ha aggiunto Piantanda - come la previsione di organizzare una mostra di arte contemporanea nel 2025, l’assunzione di un tirocinante per incrementare l’organico e la progettualità legata all’apertura, speriamo in primavera, del Museo Archeologico. Un Piano che viene presentato ogni anno e quindi può essere aggiornato e incrementato».

La presidente della Fondazione, Maurizia Rebora, ha sottolineato le differenze «formali e sostanziali del Piano» che comprende anche un’analisi della struttura, la storia del Castello nonché obiettivi, proposte e costi: «Stiamo lavorando anche con Mets per rinnovare l’accordo di collaborazione e organizzare insieme altre mostre, considerati i numeri delle presenze di quelle finora proposte - ha illustrato - Abbiamo anche l’idea di un festival aggiuntivo e di percorsi culturali diversificati per attirare visitatori».

Le perplessità del consigliere Fonzo sui conti

Il consigliere del Pd Nicola Fonzo ha posto l’attenzione sul conto economico che cuba circa 700mila euro, di cui 470mila nel 2024 (che diventano 490mila nei due anni successivi) da contributi comunali e 230mila da ricavi della Fondazione: «Sono già a bilancio questi fondi?».

L’assessore Silvana Moscatelli ha assicurato e precisato che nel 2024 sono previsti in quella cifra anche i 200mila euro di spesa per l’apertura del Museo Archeologico. Scettico comunque Fonzo sulla possibilità di sostenersi economicamente da parte della Fondazione perché Mets finora non ha versato un euro alla Fondazione, nonostante l’accordo che alla copertura delle spese delle mostre, il 20% della biglietteria andasse al Castello, in quanto il pareggio non è stato raggiunto, la figura professionale che si occupa di fundraising (cioè raccolta fondi e progettazione) è costata 18mila euro e ne ha portati a casa 20mila e «i bambini una volta che hanno visitato l’Archeologico, non tornano una seconda volta e sarà un bagno di sangue dal punto di vista finanziario».

Rebora ha specificato che i progetti strutturati quest’anno vedranno i risultati nel prossimo e che la Fondazione ha partecipato e parteciperà a bandi proprio per incrementare le risorse a disposizione.

Eventi e iniziative previste

Per il 2024 sono già confermate: a febbraio una mostra a cura di Anvgd e Isrn in occasione della Giornata del ricordo con incontri con le scolaresche, a marzo la mostra pittorica «Escape, non puoi costringermi qui» dedicata alle donne a cura di Giuseppe Ravizzotti, a maggio «Visionary women» mostra fotografica a cura della statunitense Jill Mathis, da giugno a settembre la mostra «Belle Epoque e Futurismo dalla torre Eiffel a Tazio Nuvolari».

E ancora, l’arricchimento del «Museo a cielo aperto» con il posizionamento di opere per valorizzare il cortile e una call per artisti così da ospitare opere in uno spazio interno. «Prevediamo di rifunzionalizzazione gli spazi della Rocchetta - ha spiegato Valeria Francese, Fondazione Castello - e uno dei primi utilizzi sarà quello di hub della didattica per implementare una programmazione didattica rivolta a famiglie e scuole. Per l’attuazione parteciperemo a un bando di Fcn».

Uno scambio con il Castello di Loches in Francia

Un altro progetto presente nel Piano è quello legato alla valorizzazione delle diverse epoche storiche vissute dal Castello: anche la stessa ristrutturazione, concepita dall’Architetto Zermani, può diventare tema di visite guidate per far comprendere e conoscere la struttura, sia la sua funzione nel corso dei secoli.

«Per questa attività si prevedono diverse azioni - ha spiegato Valeria Francese, Fondazione Castello - come uno scambio con il Castello di Loches in Francia, ultima dimora e prigione del duca di Milano Ludovico Maria Sforza. Proseguire con i rapporti instauratosi con il Castello di Vigevano per le celebrazioni della figura di Ludovico. Studio e progettazione fattibilità per percorsi di valorizzazione della storia del Castello durante il periodo in cui era carcere. Co-partecipazione al progetto “La Città Svelata” finanziato da Fondazione Cariplo, con attività dedicate ai bambini e famiglie. Con Atl, una serie di visite guidate a tema generale e monografico con l’accompagnamento tradizionale di guide turistiche e con l’utilizzo di strumenti digitali».

La collaborazione con la Regione

Importante anche il legame con Regione Piemonte: il Castello è stato scelto per la presentazione di diverse iniziative, conferenze stampa e attività di formazione come la campagna "L'Europa nella mia Regione" nel 2020 e nel 2023 lo ha reso protagonista di uno dei 12 documentari della serie Alè Europe in cui 14 campioni dello sport raccontano progetti europei.

Nel corso delle 12 puntate vengono raccontate storie di vittorie, cadute e rinascite di campioni del panorama sportivo italiano. In parallelo il racconto di progetti di successo resi possibili grazie ai fondi dell’Unione Europea. Il Castello di Novara è stato abbinato al campione paralimpico di sci nautico Daniele Cassioli.

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