Confagricoltura Piemonte

Il G7 in Piemonte: la sfida su clima, energia e ambiente

Confagricoltura Piemonte sottolinea da tempo l’importanza di fare rete tra i diversi soggetti coinvolti, dalle Istituzioni alla popolazione, creando occasioni di conoscenza, condivisione e partecipazione per sviluppare una gestione intelligente della natura

Il G7 in Piemonte: la sfida su clima, energia e ambiente
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Confagricoltura Piemonte: "Bene l'incontro organizzato in una delle regioni più green d'Italia. Attendiamo esiti positivi per l'economia del settore”.

I dettagli

È iniziato ieri il G7 dove si discuterà di clima, energia e ambiente. La Presidenza italiana guiderà i lavori fino a mercoledì 1° maggio e saranno presenti i Capi di Stato e i Ministri dei Governi di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America. A questi si aggiungeranno il Presidente del Consiglio Europeo e il Presidente della Commissione Europea.

La visione del Piemonte

Il Presidente di Confagricoltura Piemonte, in occasione dell’apertura del G7 in corso alla Reggia di Venaria, in provincia di Torino si è espresso a riguardo sostenendo che una rivalutazione del ruolo dell’agricoltura pone le basi per l’efficacia delle future iniziative politiche ed aggiunge che il rapporto tra settore primario, scienza e politica nel panorama europeo ed internazionale è essenziale per definire nuove strategie per far fronte al cambiamento climatico in atto, ridurre l’impoverimento dei suoli e tutelare gli ecosistemi, continuando a produrre alimenti di qualità e sostenibili sia dal punto di vista economico che sociale.
Confagricoltura Piemonte sottolinea da tempo l’importanza di fare rete tra i diversi soggetti coinvolti, dalle Istituzioni alla popolazione, creando occasioni di conoscenza, condivisione e partecipazione per sviluppare una gestione intelligente della natura.

Infatti, Confagricoltura Piemonte porta avanti in maniera costante una politica di promozione, valorizzazione e tutela dell’ambiente e del paesaggio e delle risorse naturali; Il Presidente, a nome di tutta l’associazione sostiene che non sono solo produttori, ma anche imprenditori legati al territorio e, in quanto tali, ottimizzano le scelte aziendali orientandole anche verso la circolarità dei sistemi produttivi e la diversificazione delle attività, puntando su quelli che saranno i concetti chiave dell’Europa nei prossimi quattro anni, per continuare a fare impresa: competitività, produttività, sostenibilità ed energia”.
In tema di economia circolare, la Regione Piemonte è tra le prime in Italia per lo sviluppo del biogas, grazie alla presenza di oltre 220 impianti agricoli, che garantiscono una produzione di circa 1 TWh.
Le aziende “green” complessivamente sono 36.630 e alcune hanno sviluppato sinergie con il settore agricolo e dell’allevamento per ridurre l’impatto ambientale di alcuni processi.

L'aiuto dallo Stato e le difficoltà

Grazie ai fondi del PNRR, alcuni investimenti risultano più alla portata, ma rimangono sempre troppo numerosi gli sforzi in termini di adempimenti, pratiche onerose e modifiche dei processi produttivi, senza alcuna forma di congrua remunerazione, che gli imprenditori devono sostenere.
Un ultimo tema affrontato da Confagricoltura Piemonte riguarda, alcuni dossier di grande importanza ancora aperti riguardanti il raggiungimento della neutralità carbonica e per i quali si sollecita al più presto il raggiungimento di un accordo in merito al loro inquadramento nell’ordinamento dell’Unione europea: carbon farming (l’accordo raggiunto a fine febbraio tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul primo quadro volontario per la certificazione di assorbimenti di carbonio a livello dell’UE) e TEA, (tecniche di evoluzione assistita).
In conclusione, il Presidente Alessia sostiene che tale accordo sarebbe quindi auspicabile e fondamentale per fornire agli agricoltori strumenti utili a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici con piante più tolleranti alle alte temperature e alla siccità, nonché più efficienti nell’uso delle risorse idriche e nutritive, resistenti alle malattie, e che garantiscono, allo stesso tempo, un potenziale produttivo adeguato.

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